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Cronaca Morciano di Romagna

Inaugurato il Cammino della Legalità a Morciano di Romagna

Di particolare rilievo, tra i manufatti realizzati dagli studenti, la 'colonna dell'impegno civile', realizzata dallo scultore Umberto Corsucci

Si è svolta sabato mattina al Parco del Conca di Morciano di Romagna la cerimonia di inaugurazione del Cammino della Legalità, uno spazio verde che l’amministrazione comunale ha voluto dedicare a tale importante tematica e che è stato allestito con i lavori realizzati dalle classi degli istituti scolastici delle scuole medie e superiori di Morciano partecipanti al progetto. Di particolare rilievo, tra i manufatti realizzati dagli studenti, la 'colonna dell'impegno civile', realizzata dallo scultore Umberto Corsucci e contenente poesie e frasi sul tema della legalità ideate dai ragazzi ed incise su di essa. Alla cerimonia hanno preso parte il Vice Sindaco di Morciano Stefano Dradi e l'Assessore alla pubblica istruzione Federica Giannei, gli insegnanti e gli studenti che hanno seguito il progetto e gli esponenti dell'associazione 'Passi di legalità', che ha collaborato fattivamente alla realizzazione dello stesso.

Successivamente la mattinata è proseguita al padiglione fieristico, dove, alla presenza anche  degli studenti delle scuole medie di San Clemente, Saludecio e Mondaino, si è dato vita alla manifestazione di chiusura del progetto formativo denominato “Cittadini si diventa”, realizzato dall’Associazione “Passi di Legalità” nel corso dell’anno scolastico che sta per concludersi. Sono stati letti dagli studenti alcuni brani tratti dal bellissimo libro “Sola con te in un futuro aprile”, che racconta la tragica vicenda della “strage di Pizzolungo” del 2 aprile 1985, quando, nel fallito attentato mafioso al giudice Carlo Palermo, vennero uccisi una mamma trentenne, Barbara Rizzo, e i suoi due figli gemellini di sei anni, Giuseppe e Salvatore Asta. E' stato un momento molto toccante grazie alla  presenza di Margherita Asta, autrice del libro assieme alla giornalista Michela Gargiulo. Margherita, che all’epoca della strage aveva solo 10 anni e che per un caso quella mattina non si trovava nell’auto con cui la mamma Barbara stava accompagnando a scuola i due fratellini, collabora attivamente da tempo con l’Associazione LIBERA di Don Luigi Ciotti, impegnandosi in particolar modo nel lavoro sulla Memoria.

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