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Cronaca

Incendiata l'auto di Paesani, solidarietà e insulti sul web

Il patron del Coconuts ed esponente della lista Amiamo Rimini finito nel mirino del "leoni da tastiera" dopo il rogo doloso nella notte tra martedì e mercoledì

Dopo il rogo doloso che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha distrutto il Porsche di Lucio Paesani e il videomessaggio pubblivato dall'imprenditore ed esponente della lista Amiamo Rimini sono state tanti gli attestati di solidarietà arrivati al patron del Coconuts. Dal mondo della politica il deputato della Lega Romagna, Jacopo Morrone, ha dichiarato: "Ho appreso della grave disavventura subita dall’amico Lucio Paesani, la cui auto è andata a fuoco. Casualità o avvertimento? L’auspicio è che le Forze dell’Ordine arrivino al più presto ad accertare l’accaduto e che, nel caso si tratti di atto doloso, i responsabili siano individuati e puniti. Non posso, infatti, non valutare che Lucio si sta battendo in prima persona per una Rimini più sicura per residenti e turisti. E questo può dare fastidio a chi è vissuto in questi anni contando sull’immobilismo di un’amministrazione comunale che ha chiuso gli occhi lasciando che la situazione degenerasse. Oggi siamo di fronte a un bivio: incominciare a ristabilire la convivenza civile e il ripristino delle regole e della legge o lasciar correre nascondendo la testa sotto la sabbia, nella consapevolezza, tuttavia, che le cose possono solo peggiorare. Io sono per imboccare la prima strada: non possiamo lasciare le nostre comunità di persone perbene in ostaggio alla piccola e grande criminalità. Sono con Lucio nella sua battaglia per la sicurezza”. Anche il candidato sindaco del centrosinistra, Jamil Sadegholvaad, sul social ha scritto: "Ho purtroppo appreso quanto accaduto questa notte all'auto di di Claudio Paesani, fratello di Lucio. Spero che si possa fare al più presto luce su questo episodio, già oggetto dell'attività investigativa dell'autorità giudiziaria e delle forze dell'ordine. Un abbraccio a Claudio e Lucio".

Oltre alla solidarietà di tanti cittadini comuni, però, c'è da segnalare che si è verificato anche il ripetersi di fenomeni di odio con "leoni da tastiera" che hanno preso di mira l'imprenditore non perdendo occasione per ingiuriarlo sul web.

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