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Cronaca

Paesani: "Questo è un episodio che non deve avere nulla a che fare con la nostra città e con la nostra terra"

L'imprenditore vittima di un incendio doloso alla sua auto: "All'autore rassicuro che esistono delle riprese che lo hanno immortalato. Sappia che gli investigatori delle forze dell'ordine hanno catturato negli anni delinquenti veri"

Si è affidato a un videomessaggio sui social Lucio Paesani, l'imprenditore candidato della lista Noi Rimini che appoggia Enzo Ceccarelli a sindaco, per commentare l'episodio che lo ha visto protagonista nella notte tra martedì e mercoledì quando ignoti hanno dato fuoco al suo Porsche parcheggiato lungo via Dentra del porto. Paesani si è rivolto direttamente ai riminesi ringraziandoli per le testimonianze di affetto e solidarietà arrivate appena la notizia del rogo si è diffusa. "Questo è un episodio che non deve avere nulla a che fare con la nostra città e con la nostra terra - ha esordito l'imprenditore. - Questa non è politica, questa è criminalità. Questo genere di fenomeni non ci appartiene, non appartiene a Rimini e non appartiene alla Romagna. Chi si è macchiato di questo, e rassicuro tutti che esistono delle riprese che lo hanno immortalato e che sono al vaglio degli inquirenti, sappia che gli investigatori delle forze dell'ordine hanno catturato negli anni delinquenti veri. Tu sei solo un ladro di polli, un teppistello".

"Proprio in queste calde giornate di agosto - prosegue Paesani - ho sollecitato il problema della sicurezza. Un tema per noi vitale perchè incide sulla nostra prima industria: il turismo. Mi preme segnalare che, per anni, c'è stato un dibattito sterile sul fatto che la città in agosto sia una città metropolitana. Non abbiamo mai visto rinforzi nella misura che il territorio ha sollecitato. Poi è scoppiato il Covid e abbiamo assistito a decine e decine di divise impegnate nella caccia a chi non indossava la mascherina e nella chiusura dei locali. Non voglio aprire questo tema ma, penso, che il nostro territorio abbia problemi più profondi e urgenti. Quella Rimini della spensieratezza e del divertimento viene combattuta con impropri richiami al pugno di ferro proprio mentre altri fenomeni attecchiscono e crescono. Oggi il rosa si fa un po' più nero".

"A Jamil - agginuge l'imprenditore - dico che il problema è oggi, non domani come dicono i tuoi manifesti. Tu sei l'assessore alla Sicurezza, tu oggi dovresti fare quello che faccio io la notte per testimoniare quello che sta succedendo e che i cittadini segnalano. La sicurezza è oggi, non è ne di destra nè di sinistra ma un dovere delle istituzioni nei confronti della gente. Bisogna cambiare marcia, con un nuovo patto sociale comprendendo che siamo tutti sulla stessa barca, giochiamo tutti nella stessa metà campo con le forze dell'ordine. Non si può nascondere la testa sotto la sabbia e la polvere sotto il pavimento. Dell'auto andata in cenere non me ne frega nulla, è un'auto e ha un'assicurazione. Ma la cosa che più mi addolora è che, quando a novembre mia moglie è stata vittima di un'aggressione durante un comizio, voi vi siete macchiati di un silenzio vergognoso. Oggi, da sinistra, solo Melucci mi ha espresso la sua vicinanza".   

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