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Cronaca

Inchiesta Aeradria: nuova tornata di interrogatori. Nel mirino del pm i vertici di Rdr

Da mercoledì il sostituto Gemma Gualdi, che con la Guardia di Finanza di Rimini indaga per bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito i vertici delle società che gestiva l'aeroporto riminese ascolterà i membri del Cda di Riviera di Rimini

E' prevista una nuova tornata di interrogatori in seno all'inchiesta su Aeradria, la società dichiarata fallita lo scorso 26 novembre che gestiva lo scalo aeroportuale di Rimini, e le sue due collegate, Riviera di Rimini Promotion srl (Rdr) e Airport infrastrutture Rimini srl (Air), anch'esse fallite. Da mercoledì, il sostituto procuratore Gemma Gualdi, che con la Guardia di Finanza di Rimini coordina l'indagine per bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito i vertici delle società fallite, comincerà ad ascoltare i membri del Consiglio di Amministrazione di Riviera di Rimini Promotion srl. Per quanto riguarda Rdr, sono attualmente iscritti nel registro degli indagati, con l'accusa di bancarotta, l'amministratore delegato della società, Massimo Vannucci che già ricopriva l'incarico di vicepresidente di Aeradria, e il presidente Eliana Baldelli. Il filone dell'indagine riguardante Rdr vuole chiarire gli aspetti della vendita del marchio RiminiGo, il portale internet realizzato per prenotare i pacchetti di soggiorno, da Riviera di Rimini Promotion srl a Airport infrastrutture Rimini srl per un importo di 1,9 milioni di euro. Quest'ultima società, che per il 51% appartiene ad Aeradria, è stata dichiarata fallita ad ottobre. L'ipotesi dell'accusa è che la vendita sarebbe stata eseguita per sanare i debiti di Rdr tentando di evitarne il fallimento. A far annegare i bilanci di Riviera di Rimini in un mare di inchiostro rosso sarebbe stato il meccanismo del "vuoto per pieno", ossia biglietti aerei acquistati e poi rinvenuti ad una cifra inferiore per permettere di confezionare pacchetti turistici concorrenziali. La differenza di prezzo, che sarebbe dovuta essere integrata dagli enti pubblici, avrebbe quindi causato le perdite e i debiti che hanno portato la società al fallimento. Questo aspetto dell'inchiesta su Aeradria permetterà, comunque, di mettere un punto fermo sui reati ipotizzati dall'accusa in vista, il prossimo 28 febbraio, del pronunciamento della Corte d'Appello di Bologna sul ricorso presentato dagli ex amministratori della società di gestione del "Fellini" contro la decisione del fallimento presa dai giudici del Tribunale di Rimini.

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