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Cronaca

Inchiesta bis per la Carim, ispettori di Bankitalia alla Cassa di Risparmio di Rimini

Nella relazione vengono messi in luce alcuni prestiti concessi senza le adeguate garanzie e conseguenti postamenti di bilancio abbattuti

Dopo il nuovo filone d'inchiesta sulla Carim, per il quale è stato notificato a 5 persone, tra amministratori dell'istituto di credito e della Fondazione, l'avviso di proroga delle indagini, è arrivata la notizia di una nuova ispezione di Bankitalia. Secondo quanto emerso, due ispettori hanno concluso una verifica di routine in Cassa di Risparmio di Rimini mettendo nero su bianco alcuni rilievi. Nella relazione vengono messi in luce alcuni prestiti concessi senza le adeguate garanzie e conseguenti postamenti di bilancio abbattuti, confermando i dubbi della Guardia di Finanza che sulla banca non ha mai smesso di indagare.

Il controllo degli ispettori, terminato circa verso la metà di novembre, ha portato a una relazione arrivata sul tavolo del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Rimini e del sostituto procuratore della Repubblica, Luca Bertuzzi, che coordina le indagini. Il pubblico ministero ha già chiuso una prima indagine sulla Carim, chiedendo il rinvio a giudizio per 24 tra manager e ex amministratori della banca riminese, sulla quale si dovrà esprimere il gip il prossimo 8 marzo. Nel frattempo, però, sia la Procura che le Fiamme Gialle hanno nominato un perito per verificare distribuzione di utili ai soci, eventuale falso in bilancio e ruolo della Fondazione, come socio di maggioranza dell'istituto bancario.

In una nota stampa, la banca riminese precisa che: "

La nota di diffusa oggi dall’Agenzia ANSA, dal titolo‘Carim: relazione ispettori Bankitalia in inchiesta bis’ riferisce che si sarebbe “appena conclusa” una verifica di Banca d’Italia presso Cassa di Risparmio di Rimini (Banca CARIM) e che la stessa metterebbe “nero su bianco alcuni rilievi”.

A quanto riportato dall’ANSA “si sollevano rilievi su prestiti concessi senza le adeguate garanzie e conseguenti postamenti di bilancio abbattuti, confermando i dubbi della Gdf che sulla banca non ha mai smesso di indagare”.

Banca Carim smentisce categoricamente questa notizia. Gli ultimi accertamenti ispettivi condotti da Banca d’Italia presso l’azienda si sono conclusi il 24 aprile scorso, come a più riprese riportato dalla stampa e da questa Banca rappresentato nelle sue comunicazioni al mercato; gli accertamenti si sono conclusi senza l’irrogazione di sanzioni. Dopo tale data la Banca è stata sottoposta unicamente a verifiche di routine, esclusivamente in ordine alle procedure di antiriciclaggio, trattamento del contante e trasparenza, senza rilievi significativi.

Il rinvio a giudizio di cui si fa cenno riguarda amministratori antecedenti il commissariamento e nulla hanno a che fare con gli amministratori succedutisi dopo il ritorno in bonis di Banca CARIM; ogni accostamento è quindi del tutto fuorviante.

Nessuna notifica di proroga d’indagine è stata recapitata agli attuali Amministratori di Banca CARIM.

In assoluto, ma ancor più in questi frangenti, i risparmiatori vanno informati con la massima precisione, senza strumentalizzazioni e dopo puntuali verifiche. La nota ANSA di oggi va in un’altra direzione.

Per questo motivo Banca CARIM ha dato incarico ai suoi legali di valutare ogni utile iniziativa atta a tutelare in ogni sede la propria reputazione nei confronti di informazioni diffamatorie che non intende tollerare ulteriormente."

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