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Cronaca

Inchiesta sullo spaccio al Coconuts, assolti i fratelli Paesani

Per Lucio e Fabio, titolari del celebre locale sul lungomare di Rimini, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna

Il gip del Tribunale di Rimini, nella mattinata di martedì, ha assolto da tutte le accuse i fratelli Paesani, Fabio e Lucio, titolari del Coconuts e per i quali il pubblico ministero aveva chiesto una condanna rispettivamente 6 e 4 anni di reclusione col rito abbreviato. I due imprenditori si erano sempre dichiarati innocenti, respingendo con forza tutte le accuse che gli erano state mosse dopo che erano finiti indagati dell'operazione "Titano" che, nel giugno del 2015, scardinò un giro di spaccio di cocaina e vide eseguire dal personale della Squadra mobile di Rimini 18 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari, 2 divieti di dimora nel comune di Rimini ed 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Cadono, quindi, le ipotesi degli inquirenti della polizia di Stato per i Paesani mentre, alcuni degli altri indagati, hanno patteggiato.

Secondo della Squadra mobile, il Coconuts rappresentava la piazza privilegiata per il consumo di sostanza supefacenti, prevalentemente cocaina e marijuana. Una situazione, accompagnata a quella di alcune risse ed accoltellamenti avvenuti fuori dal locale, che aveva portato il Questore di Rimini a sospendere la licenza sulla base dell'articolo 100 del Tulps per 30 giorni. Pesanti accuse, con il Tar che aveva però ritenuto sproporzionato il provvedimento della Questura anche se il ricorso al Consiglio di Stato aveva dato ragione agli inquirenti della polizia di Stato.

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