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Cronaca

Non c'è più nulla da fare per la 16enne: deceduta dopo 4 giorni in agonia

Il cuore della minorenne coinvolta nell'incidente dove aveva perso la vita anche il 18enne Simone De Luigi ha smesso di battere nella giornata di giovedì

Si è spenta anche l'ultima tenue speranza per la 16enne coinvolta nell'incidente di domenica sera a Rimini, dove ha perso la vita il 18enne sammarinese Simone De Luigi, ricoverata in condizioni estremamente critiche al "Bufalini" di Cesena. Il cuore di Giada Penserini ha smesso di battere nella giornata di giovedì dopo 4 giorni di agonia e, nonostante gli sforzi disperati dei sanitari, per lei non c'è stato nulla da fare dopo che nel tremendo impatto aveva riportato l'amputazione di un piede e un gravissimo trauma cranico. Un duplice dramma per parenti e amici che, già lunedì, avevano dovuto dare l'addio al 18enne giovane promessa del tennis e che oggi piangono un nuovo lutto che ha spezzato la vita di ragazzina che aveva tutta la vita davanti. La 16enne, al momento dell'incidente, viaggiava sul sellino posteriore del Benelli 125 guidato da Simone De Luigi che stava procedendo sulla Statale 16 Adriatica in direzione di Ravenna.

Per l'incidente, che ha visto la scomparsa dei due giovanissimi, la Procura ha aperto un'indagine nei confronti del sammarinese 24enne al volante della Mini che, nella notte tra sabato e domenica, si è scontrata con il Benelli 125 guidato dal 18enne Simone De Luigi deceduto dopo l'impatto e sul quale viaggiava l'amica 16enne. Un atto dovuto per l'automobilista, al quale è stata ritirata anche la patente, per poter indagare a fondo sulla dinamica che ha portato alla drammatica scomparsa sia del giovane campione di tennis anche lui sammarinese dell'amica 16enne che frequentava la stessa scuola del ragazzino. Le indagini attualmente in corso della polizia Stradale, infatti, dovranno accertare alcuni punti ancora oscuri. Il primo è la velocità a cui viaggiava la Mini al momento dell'impatto: in quel tratto della Statale 16 il limite è dei 70 chilometri all'ora ma dai danni riportati da entrambi i mezzi coinvolti, con la moto che è schizzata a oltre 100 metri dal punto dello scontro, c'è il sospetto che il veicolo andasse in maniera più sostenuta. Un secondo punto su cui si dovrà fare chiarezza è il motivo che ha spinto il 18enne a fare una manovra estremamente azzardata in un punto dell'Adriatica particolarmente pericoloso e poco illuminato. Dai primi riscontri, infatti, subito dopo lo svincolo di via Popilia dove l'Adriatica passa da due a una corsia per senso di marcia e si interrompe il guard rail che separa le carreggiate De Luigi avrebbe tentato una inversione a U per inserirsi nella carreggiata in direzione di Rimini quando alle sue spalle è arrivata la Mini che a sua volta procedeva in direzione di Ravenna. Una mossa azzardata che, chi lo conosce bene, sostiene che il 18enne non avrebbe mai fatto.

Intanto sono stati fissati per sabato 27 agosto alle 15.00 presso il Santuario del Cuore Immacolato di Maria a Valdragone i funerali di Simone De Luigi, il 18enne sammarinese deceduto nella notte di domenica in un incidente stradale. Domani sera, venerdì 26, alle 20.30 la veglia di preghiera, sempre a Valdragone. Mercoledì sera una veglia di preghiera che ha visto la partecipazione di tanti ragazzi, sportivi amici e compagni di scuola di Simone che si sono stretti attorno alla sua famiglia.

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