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Incidenti stradali

Aumentano gli incidenti stradali, hanno un costo sociale di 208mln di euro

Giornata nera il venerdì, quando si verificano la maggior parte dei sinistri. Il Presidente Vitali: "Se lo Stato ci taglia le risorse è impossibile garantire la sicurezza sulle strade"

Crescono, anche se di poco, gli incidenti stradali nella provincia di Rimini che, nel corso del 2013, si sono attestati a 2510 di cui, 17, con esito mortale. Nonostante l'aumento registrato (+ 31 rispetto al 201) si conferma il trend in discesa su tutto il territorio che, dal 2001, ha dimezzato i sinistri riuscendo a centrare l'obiettivo del Libro Bianco della Comunità Europea che chiedeva la riduzione della mortalità su strada del 50% nel decennio 2001-2010. Secondo il report, presentato venerdì in Provincia, la maggior parte degli incidenti (77,3%) vengono causati da comportamenti errati del guidatore come il mancato rispetto delle precedenze o le manovre azzardate. Le dinamiche vedono, per il 37,8%, degli scontri frontali\laterali nei quali sono coinvolti 2 o più veicoli; l'investimento dei pedoni, che rappresenta l'8,8% dei casi, è aumentato dello 0,8% nel corso del 2013. Calano, invece, i pirati della strada passati da 41 a 30 ma che, negli ultimi 7 anni, sono stati 281.

Il "buco nero" delle strade riminesi, nel quale avvengono oltre il 40% degli incidenti, è il rettilineo che, nel corso del 2013, ha fatto registrare un picco della mortalità che si è attestato sul 70,6%, seguono poi gli incroci (33,3% di incidenti con una mortalità del 5,9%). Le statistiche indicano che il venerdì, nelle ore centrali della giornata, è il giorno che registra il maggior numero di sinistri con feriti (16%) mentre il giovedì (col 40%) è il giorno nero per quanto riguarda i morti sulle strade. Per quanto riguarda i mesi più funestati dagli incidenti, luglio è stato quello che ha registrato il picco sia di sinistri che di morti e feriti, tanto da registrare un indice di mortalità pari a 1,73 decessi ogni 100 incidenti, mentre febbraio è quello con i valori più bassi. Per quanto riguarda età e sesso delle persone coinvolte, i maschi tra i 36 e i 45 anni rappresentano la categoria più colpita sia tra i decessi (94,1%) che tra i feriti (59%). Per quanto riguarda il genere di mezzo guidato, ad avere la peggio è quasi sempre il conducente (647& tra i mortali e 75,5% tra i feriti) ma il 2013 ha fatto registrare un aumento dei decessi tra i passeggeri (23,5%). Sempre lo scorso anno, si è registrato un minor numero di morti sulle strade tra gli utenti deboli tranne che nella categoria dei ciclisti che sono aumentati.

La categoria delle strade più pericolose è quella comunale (1804 di cui 8 mortali) seguita dalle Statali ( 335 incidenti di cui 1 mortale) e Provinciali (323 incidenti di cui 5 mortali) chiude la classifica il tratto riminese dell'A14 che ha visto 31 sinistri di cui 3 mortali. L'incidentalità divisa per i vari comuni della provincia vede, con 1174 sinistri, Rimini seguita da Santarcangelo (90) e Cattolica (89) mentre, per quanto riguarda la mortalità Rimini è sempre al primo posto con 9 decessi seguita da Misano (2) e Coriano, Montegridolfo, Santarangelo  (1). Quest'anno è stata inserita nel report anche la statistica per quanto riguarda gli incidenti con la fauna selvatica che rappresenta il 32,5% e che, solo nel 25% dei casi totali, arriva a concludersi con una richiesta di danni. Ad avere la peggio sono stati i caprioli (436 investimenti che rappresentano 57,8% del totale), istrici (13,1%) e cinghiali (8,8%); tra gli animali più inusuali sono stati investiti degli scoiattoli (1), falchi (3), poiane (1) e cigni (1).

"Abbiamo registrato un calo delle vittime e dei feriti sulle strade riminesi - ha commentato Stefano Vitali, presidente della Provincia. - Un risultato ottenuto anche grazie alla stretta del Codice della Strada, con l'introduzione della patente a punti, e agli investimenti della Provincia sulla manutenzione delle strade. Dal 2001, anno di inizio delle statistiche, ad oggi il costo sociale degli incidenti è di quasi 4 miliardi di euro solo per la Provincia di Rimini e se calcoliamo che il Governo è pronto a toglierci 2 miliardi di contributi è evidente che non saremo più in grado di garantire la manutenzione delle strade. Basti pensare che la presidente della Provincia di Ferrra è stata denunciata per omicidio colposo, in seguito a un sinistro avvenuto su una strada provinciale ritenuta dissestata. Ho intenzione di scrivere al Prefetto e al Procuratore della Repubblica proprio per spiegare loro questa assurda situazione. L'unica cosa che posso fare è quella di abbassare i limiti di velocità sulle strade di competenza della Provincia di Rimini. Purtroppo non ci si possono permettere dei tagli drastici che vanno ad incidere sulla sicurezza delle strade e serve una riflessione seria sul problema. Questi tipi di investimenti, inoltre, andrebbero ad alleggerire il costo sociale degli incidenti: 1 euro investito in sicurezza stradale equivale a risparmiarne 4 sui costi sociali".

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