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Cronaca

Indino: “Non è con le fughe in avanti che si decide il presidente della Camera di Commercio della Romagna"

Il presidente Confcommercio della provincia di Rimini: "Dopo anni di avvicendamento al vertice tra industriali e artigiani, pensavamo che il commercio avesse il diritto di ricoprire quel ruolo per tante ragioni"

E' scontro sul rinnovo della carica di presidente della Camera di Commercio della Romagna con i commercianti che, in prima fila, sono contrari alle indiscrezioni che vedono Carlo Battistini come principale candidato al ruolo. “Apprendiamo da fonti di stampa che quello del dottor Carlo Battistini è il nome in pole position per il ruolo di presidente della Camera di Commercio della Romagna. Siamo dispiaciuti per questa fuga in avanti – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. Forse si tratta di rumors creati ad arte, di sicuro nati senza alcun processo concordato e senza il rispetto delle regole che ci siamo dati in questi mesi di aperto confronto tra le categorie. Non è questo il modo di agire, soprattutto dopo il grande impegno che tutti noi stiamo continuando a profondere per arrivare ad una designazione condivisa per la guida di un ente di grande importanza come la Camera di Commercio".

"Dopo anni di avvicendamento al vertice dell’ente camerale tra industriali e artigiani - prosegue Indino - pensavamo che il commercio avesse il diritto di ricoprire quel ruolo per tante ragioni. Non si tratta meramente di tenere fede alla storica alternanza tra categorie, ma di una decisione che ha anche un significato simbolico di grande valenza. Dopo anni in cui il commercio è stato uno dei settori più colpiti dalle conseguenze della pandemia, sarebbe un segnale forte, di rilancio e ripartenza, eleggere a presidente della Camera di Commercio un commerciante. La Camera di Commercio fin dalla fondazione fa ha sancito nella sua denominazione l’importanza strategica e la centralità del settore del commercio, inserendo poi al suo interno nel corso del tempo gli altri comparti economici e produttivi sino all’attuale denominazione di Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura. Inoltre a Rimini, prima che il nostro ente camerale si fondesse con quelli delle altre realtà romagnole, siamo sempre stati abituati ad avere un imprenditore alla guida della Camera di Commercio e continuiamo a pensare che nessuno quanto un imprenditore possa avere la visione, la sensibilità, lo sguardo e le idee per guidarla. L’ente possiede nei suoi uffici validi e autorevoli tecnici e funzionari, ma per osservare a fondo il contesto e vincere le sfide del futuro economico sul nostro territorio abbiamo bisogno che venga guidato da una visione imprenditoriale, non tecnica o politica. A maggior ragione in un momento delicato di confronto come questo, con le elezioni ormai ad un passo, non sentivamo il bisogno di un’uscita pubblica come quella che abbiamo letto, che non aiuta a trovare un accordo. La Camera di Commercio è un ente importante, che per esercitare la sua attività dovrà avere il sostegno di tutti i settori economici; solo così potrà avere la forza necessaria ad affrontare le grandi sfide che ci attendono, a cominciare dal PNRR. Dobbiamo farci trovare pronti, ma lo saremo solamente se riusciremo ad arrivare ad una elezione condivisa, senza contrasti che rischiano di minare la compattezza del tessuto economico”.

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