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Cronaca

250 scatole di farmaci oppiodi ritirate con ricette in bianco sottratte ai medici, infermiera ai domiciliari

Sarebbero oggetto di indagine circa 130 prescrizioni emesse nell’arco di 14 mesi, con il prelievo di circa 250 confezioni del farmaco, e un presunto danno per il Servizio Sanitario Nazionale stimato in 3.500 euro

Un’infermiera dell’ospedale Infermi di Rimini si trova agli arresti domiciliari. Sarebbe accusata dei reati di furto aggravato, falso materiale e truffa ai danni dello Stato. Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri del Comando provinciale di Rimini la donna avrebbe sottratto ai medici, con cui lavorava, delle ricette in bianco per ottenere in farmacia un farmaco antidolorifico, avente come principio attivo l’Ossicodone, un oppioide ricompreso nelle tabelle dei medicinali per i quali è necessaria la ricetta medica.

Sarebbero oggetto di indagine circa 130 prescrizioni emesse nell’arco di 14 mesi, con il conseguente prelievo di poco meno di 250 confezioni del farmaco ed il relativo presunto danno per il Servizio Sanitario Nazionale stimato in oltre 3.500 euro. Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Rimini su richiesta della Procura della Repubblica, scaturisce dalle indagini dei Carabinieri del nucleo investigativo a seguito di una segnalazione partita dall’Ausl Romagna.

Attraverso alcune testimonianze, accertamenti sui documenti, e anche attraverso alle immagini dei sistemi di videosorveglianza nelle farmacie dove erano state presentate le ricette sospette, gli agenti avrebbero raccolto elementi che porterebbero all’ipotesi di ricette in bianco sottratte ai medici con cui l'infermiera collaborava. Successivamente la donna avrebbe compilato le ricette con i propri dati, apponendo anche timbri diversi da quelli dei medici titolari delle ricette, per poi così poter ritirare il medicinale nelle farmacie.

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