La partita più brutta: insulti e cori razzisti in campo, i dirigenti del Riccione escono scortati perché minacciati di morte
Nel match di domenica, contro il Sant'Angelo, squadra della provincia di Lodi, il presidente Pasquale Cassese e la dirigenza della squadra riccionese sarebbero stati minacciati di morte
Brutto episodio ai danni dell'United Riccione, squadra di calcio che milita nella serie D. Nel match di domenica, contro il Sant'Angelo, squadra della provincia di Lodi, il presidente Pasquale Cassese e la dirigenza della squadra riccionese sarebbero stati minacciati di morte. Lo spiega una nota dello United Riccione: "Ci troviamo obbligati a rendere pubbliche le incresciose situazioni venutesi a creare domenica durante la partita di Campionato contro il Sant’Angelo. Il presidente e i membri della dirigenza presenti allo Stadio Chiesa sono stati minacciati di morte dai tifosi della squadra locale e sono stati costretti ad abbandonare la tribuna, scortati dalle forze dell’ordine, a metà del secondo tempo".
Ed ancora: "Contemporaneamente dalle tribune occupate dai tifosi della società lombarda si levavano cori offensivi, irrispettosi e soprattutto razzisti all’indirizzo dei calciatori biancazzurri. E se il comportamento dei tifosi si è rivelato inqualificabile, non da meno è stato quello dei calciatori in campo che hanno segnato la rete della vittoria con un calciatore dello United Riccione a terra sanguinante e costretto poi a ricorrere a diversi punti di sutura. Lo United Riccione non è disposto ad accettare questo tipo di comportamenti e farà valere le proprie ragioni in ogni sede possibile".