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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Intera famiglia percepisce il reddito di cittadinanza ma lavora in nero

Manovale si autodenuncia alla Guardia di Finanza per l'impiego irregolare ma "dimentica" che riceveva l'assegno dallo Stato

E' di 8 lavoratori in nero, di cui 3 percepivano anche il reddito di cittadinanza, il bilancio di una serie di controlli portati avanti dagli investigatori della Guardia di Finanza di Rimini sul tessuto economico della provincia. A finire nei guai sono state 2 cameriere ai piani, 3 manovali e 3 addetti al servizio impiegati in un locale d’intrattenimento a Misano Adriatico. A smascherare uno di quelli che, pur ricevendo il sussidio dallo Stato lavorava senza contratto, è stata una "svista" della stessa persona. Impiegato in nero in un cantiere, il manovale si è presentato agli uffici delle Fiamme Gialle per denunciare il lavoro illegale "dimenticandosi" però che percepiva il reddito di cittadinanza e che ovviamente non era compatibile con la sua situazione lavorativa. Gi latri due, così come per il manovale, sono stati denunciati a piede libero per non aver comunicato l’avvio della propria posizione lavorativa, nella forma di lavoratore dipendente; mentre per tutti e tre è stata inviata segnalazione ai competenti uffici I.N.P.S. per l’avvio della procedura di decadenza/revoca dal beneficio economico e il recupero delle somme indebitamente percepite per un importo complessivo pari a 5mila euro.

Invece, a carico delle imprese che hanno impiegato i lavoratori “in nero”, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 23.620 euro nel minimo inviandone comunicazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per i provvedimenti di competenza. Nel frattempo, a seguito dell’intervento delle fiamme gialle riminesi, la cooperativa ha provveduto a versare alle casse dell’erario la somma di 12mila euro per la definizione delle sanzioni contestate all’esito del controllo. 
 

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