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Cronaca

Lavori pubblici, Rimini torna ad investire: spesi nel 2015 oltre 29 milioni

Sono 64 i cantieri, per 37.000.182 euro d’importo,“aperti” nel 2015, dei quali ben 37, per un valore relativo di 16.806.657 euro, possono considerarsi conclusi

I Comuni italiani hanno ripreso ad investire e Rimini non è da meno: al contrario, pare essere una delle locomotive della Regione. E’ la fotografia scattata dal Sole 24 Ore, che nell’edizione di lunedì dedica un ampio servizio al ‘risveglio degli investimenti’ per gli enti locali, che dopo anni di immobilismo hanno riacceso il motore grazie anche alla revisione dei vincoli del patto di stabilità. "Non si parla di grandi numeri come qualche anno fa, ma si tratta pur sempre di un segnale incoraggiante - esordisce l'assessore al Bilancio, Gian Luca Brasini -. Gli enti locali che in questa fase storica difficile più di altri hanno saputo contrastare la crisi con bilanci virtuosi e rigorosi, si sono fatti trovare pronti e hanno saputo cogliere l’opportunità: ed è il caso di Rimini, che sin dall'inizio del mandato si è posto l’obiettivo di incrementare gli investimenti nelle opere strategiche. Obiettivo che si è tradotto in 141 milioni di opere pubbliche finanziate dal 2011 al 2015, con un picco di opere messe in cantiere in particolare negli ultimi due anni".

"Guardando i dati messi nero su bianco dal quotidiano economico sull’andamento delle spese degli investimenti nei comuni capoluogo di provincia, emerge come Rimini abbia registrato un aumento del 31,1% (la media nazionale è del 15,1), con il pagamento nel corso dell’anno 2015 di spese per investimenti pari a 29,2 milioni di euro - continua Brasini -. In Emilia Romagna, Rimini è l’unica a far registrare un segno più, mentre è seconda solo a Bologna in termini di spesa assoluta per investimenti. Puntare su opere strategiche, accendere i cantieri infrastrutturali, viari, culturali, di riqualificazione urbana ha portato un triplice beneficio: migliorare la città, modernizzandola e rendendela sempre più vivibile e attrattiva; non perdere il treno della ripresa, in un periodo in cui gran parte delle città invece ha tirato il freno a causa della crisi; infine, ancor più importante, abbiamo cercato di dare ossigeno per quanto possibile al mondo delle imprese (e quindi ai lavoratori), che a livello nazionale ha risentito in maniera forte dello stallo dei pagamenti da parte del pubblico. Il Comune di Rimini in questi anni, nonostante i vincoli imposti dal patto di stabilità, ha sempre saldato i propri fornitori nel rispetto delle scadenze, migliorando costantemente la tempestività dei pagamenti. Non si tratta di un fuoco di paglia, ma di una tendenza consolidata frutto di scelte oculate, che hanno consentito nel corso dell’ultimo lustro e anche per il 2016 in corso di ridurre il debito del Comune, di garantire un alto standard di servizi, di non andare ad appesantire la pressione fiscale e appunto, negli ultimi due anni, far ripartire in maniera forte gli investimenti, dopo una fase di flessione che abbiamo saputo affrontare senza scossoni, conducendo la nave senza perdere la rotta”.

Focus sui cantieri - Sono 64 i cantieri, per 37.000.182 euro d’importo,“aperti” nel 2015, dei quali ben 37, per un valore relativo di 16.806.657 euro, possono considerarsi conclusi. E’ quanto emerge dal “Piano di lavoro” della Direzione lavori pubblici del Comune di Rimini diretta dall’architetto Daniele Fabbri, che raccoglie, sintetizzandoli, l’insieme degli interventi che il Comune di Rimini sta realizzando in opere pubbliche. Altri 22 cantieri, per un importo di 6.173.943 euro, attendono invece l’apertura già nelle prossime settimane. Si tratta di opere pubbliche per cui è in corso l’affidamento tramite gara se non, per alcuni, con aggiudicazione provvisoria in corso di perfezionamento o, in quattro casi, già affidati ad Anthea. Tra questi cantieri di prossima apertura che compaiono nell’elenco anche il progetto per la realizzazione della vasca di laminazione di piazzale Kennedy, che da solo ha un importo di 30 milioni di euro (il 32,70% a carico del Ministero) ma che non figura nei conteggi in quanto già finanziato con mutuo nel 2014. Compresi nel “Piano di lavoro”, poi, anche i cantieri (18 per un totale di 16.530.681 euro) i cui progetti devono ancora completare il proprio iter attuattivo.

Oltre alla Vasca di laminazione di piazzale Kennedy, dal totale complessivo dei 104 cantieri per una spesa di 59.759.808 euro sono esclusi gli interventi in corso per la realizzazione del Tecnopolo, del complesso del Leon Battista Alberti, della ricostruzione del Teatro Galli, per il completamento del Museo, del project financing per i cimiteri del forese (3.100.000 euro), per la sede operativa presso il Cimitero civico (1.000.000 euro), per la strada di collegamento agli impianti e la circonvallazione di Santa Giustina. Tutti progetti seguiti e coordinati dall’Unità Progetti speciali del Comune di Rimini.

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