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Cronaca

Da Rimini all'Australia contro il dolore, un testimonial d'eccezione: Fabio De Luigi

Sabato si celebra – e diventa sempre più internazionale – “Cento città contro il dolore”, la terza edizione della Giornata organizzata dalla Fondazione Isal di Rimini, sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica

Da Rimini a Palermo, Napoli, Roma, Milano e Torino, con puntate anche in Australia, Belgio, Canada, Colombia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Olanda e Spagna: sabato si celebra – e diventa sempre più internazionale – “Cento città contro il dolore”, la terza edizione della Giornata organizzata dalla Fondazione Isal di Rimini, sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, per informare i cittadini sulle terapie disponibili e sui centri specialistici presenti sul territorio, diffondere il diritto alla cura, creare un’alleanza internazionale e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.

“Troppe persone sopportano inutilmente il dolore senza rivolgersi a specialisti oppure, per disperazione, fanno ‘shopping sanitario’, assumendo farmaci che possono peggiorare la situazione”, dice il professor William Raffaeli, presidente della Fondazione Isal e  membro del Comitato di esperti della Commissione nazionale “Cure palliative e terapie del dolore” costituita presso il ministero della Salute. “È in questa ‘malpractice’ che il dolore può cronicizzarsi e diventare vera e propria malattia”.

Ma il dolore, di qualsiasi natura sia, non va sopportato, va trattato. “Con ‘Cento città contro il dolore’ vogliamo dire basta all’indifferenza, da una parte informando chi soffre, dall’altra chiedendo a istituzioni e classe medica di rendere finalmente concreta su tutto il territorio nazionale la legge 38/2010 che sancisce il diritto di accesso alle cure – aggiunge Raffaeli –. Non tutte le Regioni si sono infatti dotate di una rete strutturata per la terapia del dolore e rimangono ancora forti e inammissibili discriminazioni sull’accesso ai farmaci, in particolare oppioidi e cannabinoidi”.

Con la Giornata internazionale la Fondazione Isal chiede anche di intervenire a favore di chi non ha ancora una cura, circa due milioni di persone solo in Italia. “Il dolore deve essere inserito nei bandi di ricerca ministeriali e internazionali – dice Raffaeli –, in modo da dare una speranza a chi, pur vivendo ogni giorno nella sofferenza, non è catalogato in alcuna patologia e quindi ha negato il diritto non solo alla salute, ma anche ad esenzioni, rimborsi e programmi di assistenza”.

In piazza per dare un aiuto a chi soffre - Realizzata insieme alle sedi territoriali Amici di Isal e a una ventina di associazioni italiane e internazionali, la Giornata della Fondazione Isal prevede per sabato 12 ottobre in Italia iniziative di sensibilizzazione e informazione in circa novanta città. Testimonial, l’attore Fabio De Luigi, da sempre a fianco della Fondazione Isal.

Tre gli appuntamenti in provincia: in piazza Tre Martiri a Rimini, in viale Ceccarini (piazzetta del Faro) a Riccione e in piazza Rino Molari (angolo via Saffi) a Santarcangelo di Romagna. Nelle tre postazioni, dalle ore 10 alle 18, volontari dell’Isal spiegheranno ai cittadini come e dove sia possibile curarsi e divulgheranno il numero verde gratuito della Fondazione (800 101288; attivo da lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16), a cui è possibile rivolgersi per avere consigli e aiuto. Per permettere a tutti di sapere cosa fare in caso di dolore, verrà anche distribuita la guida “La cassetta del pronto soccorso del dolore”, elaborata dal gruppo di esperti di Change Pain (iniziativa internazionale promossa da Grunenthal).

Anche quest’anno verrà chiesto di compilare un questionario, i cui risultati verranno presentati al ministero della Salute. Con un contributo minimo di 5 euro, si potrà inoltre avere una confezione di confetti di Sulmona: il ricavato sarà utilizzato per finanziare la ricerca sulle patologie dolorose e per sostenere il progetto “Africa senza dolore”, che prevede la formazione in Italia dei medici del reparto oncologico creato al Bugando Medical Center di Mwanza, in Tanzania, dall’associazione Vittorio Tison.

Iniziative pubbliche e campagne di informazione sono invece in programma all’estero, grazie anche alla collaborazione di Pain Alliance Europe (l’organizzazione che raccoglie le principali associazioni europee contro il dolore), Efic (European Federation of Iasp Chapters) e Active Citizenship Network.

La Fondazione ISAL

Fondata nel 1993 a Rimini dal professor William Raffaeli, la Fondazione Isal (Istituto di ricerca e formazione in scienze algologiche) opera su tutto il territorio nazionale ed è la prima in Italia per capillarità. Promuove la conoscenza, la ricerca e la formazione medica nell’ambito della terapia del dolore. Inoltre, per dare un primo supporto a chi soffre, insieme a Carta BCC ha attivato il numero verde 800 101288, un call center a cui risponde una equipe medica specializzata (attivo da lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16).

La Giornata internazionale “Cento città contro il dolore” è organizzata sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio  di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero della Salute, Ministero degli Affari Esteri, Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), con il contributo incondizionato di Grunenthal e con il sostegno di Carta BCC, Life Episteme Italia e DiSulmona.

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