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Cronaca

Istigazione all'odio razziale, prescritto il procedimento dove Gloria Lisi era parte offesa

La vicenda era partita da un post pubblicato su Facebook da un bancario 55enne che mostrava Hitler e un campo nomadi in fiamme

E' intervenuta la prescrizione nel procedimento penale che vedeva alla sbarra un bancario riminese 45enne, accusato di istigazione all'odio razziale, e l'ex vice-sindaco di Rimini Gloria Lisi come parte civile. Dopo oltre 2 ore di camera di consiglio, infatti, i giudici del Collegio hanno ritenuto il non doversi procedere per avvenuta prescrizione del reato. La vicenda era scoppiata nel 2017 quando, a Rimini, infuriava la polemica politica sulle microaree per superare il campo nomadi con l'attuale consigliera comunale che si stava battendo per la loro realizzazione. Un dibattito che era approdato sui social network prendendo, inevitabilmente, una brutta piega tra favorevoli e contrari con questi ultimi quasi tutti simpatizzanti dell'estrema destra.

Tra insulti e offese, sfociati in vari procedimenti penali, era spuntato anche quello che in gergo viene chiamato "meme": un fotomontaggio che ritraeva dei minorenni nomadi intenti a frugare nell'immondizia, una foto di Adolf Hitler durante un comizio e un campo nomadi in fiamme. A postarlo era stato il bancario 44enne suscitando l'indignazione della Lisi che aveva proceduto con una denuncia. Le successive indagini avevano permesso di risalire all'autore del post incriminato facendo emergere che la prima pubblicazione risaliva all'aprile del 2014 e che era sempre rimasto nella bacheca Facebook dell'imputato fino a quando, nel 2017, era ritornato in auge prima che venisse sequestrato dalla Digos e rimosso dal web. 

I giudici del Collegio, quindi, non hanno ritenuto valida l'argomentazione del legale di Gloria Lisi, l'avvocato Maurizio Ghinelli, sulla continuazione del reato decidendo quindi l'archiviazione del procedimento per avvenuta prescrizione del reato che viene punito con il carcere fino a 6 anni.

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