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Cronaca

L'acceleratore lineare dell'ospedale si arricchisce di un nuovo dispositivo

Si tratta di un sistema di telecamere ad infrarossi grazie al quale il fascio di terapia potrà “colpire” con ancora maggior precisione i tessuti malati e preservare quelli sani

L’acceleratore lineare per radioterapia operativo all’Ospedale di Rimini si arricchisce di un nuovo componente grazie al quale i pazienti potranno beneficiare di trattamenti ancor più accurati e personalizzati. Si tratta di un sistema di telecamere ad infrarossi grazie al quale il fascio di terapia potrà “colpire” con ancora maggior precisione i tessuti malati e preservare quelli sani.

L’acceleratore lineare dell’Ospedale di Rimini, inaugurato il 15 novembre 2019, era già una delle apparecchiature per radioterapia esterna più performanti presenti sul mercato, in grado erogare trattamenti di altissima precisione e complessità somministrando alte dosi di radiazioni. Su questa apparecchiatura è stato ora installato il nuovo dispositivo, denominato AlignRT, costituito da telecamere ad infrarossi collocate attorno al lettino di radioterapia e gestite da un sistema informatico che “dialoga” con l’acceleratore lineare e consente di rilevare in 3D la superficie corporea del paziente mentre si trova disteso sul lettino.

Questa ricostruzione viene poi confrontata dal computer, in tempo reale, con la parte del corpo che deve essere sottoposta alla terapia radiante, per poter perfezionare al massimo la precisione con cui vengono irradiati i tessuti malati e preservati quelli sani, anche più vicini alla lesione cancerosa. Il nuovo sistema è infatti in grado di monitorare decine di migliaia di punti sulla superficie corporea, decine di volte al secondo. Tale monitoraggio in continuo della posizione del paziente durante la terapia può consentire tra l’altro (funzionalità ancora in corso di implementazione), la sospensione automatica ed immediata del fascio di irradiazione qualora la posizione oltrepassi i limiti di sicurezza stabiliti a causa di spostamenti dovuti a movimenti involontari o alla respirazione non controllata. Il dispositivo è infatti particolarmente vocato al trattamento dei tumori mammari e toraco-polmonari, nei quali il movimento del paziente dovuto agli atti respiratori può risultare più rilevante rispetto al risultato terapeutico finale.

Il sistema AlignRT, utilizzato in totale autonomia dai tecnici di radioterapia, è il risultato di una scelta strategica condivisa tra l’equipe medica della Radioterapia e i servizi aziendali di Fisica Medica e Ingegneria Clinica; si tratta della terza installazione in regione di tale apparecchiatura e la prima in Romagna. Annualmente la Radioterapia di Rimini tratta dai 650 ai 750 pazienti/anno per circa 15mila sedute e si inserisce nella rete delle Radioterapie dell’Ausl Romagna, a sua volta all’interno del Comprehensive Cancer Care Network (CCCN) con l’Irccs “Irst” di Meldola, grazie al quale il malato di cancro, qualsiasi sia la porta di accesso alle strutture sanitarie e socio-assistenziali romagnole, può ricevere le cure più appropriate ed all’avanguardia, organizzate a livello multidisciplinare, eque ed omogenee, grazie alla forte integrazione tra tutti i poli onco-ematologici della Romagna.

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