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Cronaca Cattolica

L’Acquario di Cattolica festeggia 20 anni e la nascita del pinguino Nicholas

Soprannominato Pick-Nick dagli addetti perchè i genitori hanno scelto di covare l'uovo all'interno di una cesta

Appena le condizioni e le normative di sicurezza lo hanno permesso, all’Acquario di Cattolica, Giuseppe Costa e Patrizia Leardini, rispettivamente Amministratore Delegato di Costa Edutainment e General Manager del Polo Romagna - Toscana dei parchi CE, hanno voluto festeggiare i 20 anni dell’Acquario di Cattolica e riassumere due decenni di successo e di impatto positivo sul territorio. Lo hanno fatto con una dedica ideale al Sindaco che aveva guardato lontano, Gianfranco Micucci, presente nei ricordi del Presidente dell’allora società Parconavi Pietro Pazzaglini. La storia che lega l’Acquario di Cattolica alla sua città è straordinaria: racconta di un Sindaco che vede un’opportunità in una struttura storica non valorizzata, di un imprenditore lungimirante che valica l’Italia, da mare a mare per sostenerne il sogno, di un gruppo di persone crede e resiste, attraverso crisi e dubbi, fino all’obiettivo: quello di fare dell’Acquario di Cattolica un riferimento fondamentale per la città e il secondo grande acquario d’Italia.

Le architetture significative, la collocazione in una delle città di mare più belle del Paese e, soprattutto, la caparbietà di chi ha voluto che l’Acquario nascesse e di chi ha lottato perché sopravvivesse, raccontano come un progetto imprenditoriale abbia impattato positivamente sul tessuto sociale di Cattolica e del territorio. A questo si aggiungono i tanti progetti di tutela delle specie minacciate e l’attenzione all’ambiente, il rinnovamento le migliorie continue, la divulgazione che passa attraverso le emozioni: elementi che vedono l’Acquario premiato dalla presenza di circa 280.000 visitatori annuali. Per questo motivo, Beppe Costa e Patrizia Leardini hanno voluto consegnare alla città di Cattolica, rappresentata dal Sindaco presente, Mariano Gennari una targa, a commemorazione della simbolica restituzione dell’Acquario al Comune, come patrimonio di tutti i cittadini, invitando il Sindaco a scrivere la parola “continua”, sulla luna di miele fra Cattolica e il suo Acquario.

La celebrazione dei 20 anni, per quanto sia sempre un momento emozionante, non può fermarsi alla commemorazione del passato o alle riflessioni sul presente ma vuole essere il momento per nuovi spunti e ispirazioni per il futuro dell’Acquario. Per l’Acquario di Cattolica, il primo capitolo dei prossimi vent’anni viene svelato oggi: ha la testolina tonda e il piumaggio soffice di Nicholas, il cucciolo di pinguino di Humboldt nato in una cesta e proprio per questo soprannominato Pic-Nick. Una nascita che è davvero una lieta novella per l’Acquario di Cattolica: il piccolo, intraprendente cucciolo è già diventato la star dell’acquario ancora prima di uscire dal nido.

 Il fiocco azzurro all’Acquario di Cattolica arriva inaspettato come un fulmine a ciel sereno. Nella colonia di Pinguini di Humboldt (Sphenicus Humboldti) dall’uovo che mamma Chapati e papà Josh hanno deposto in una cesta, è nato Pic-Nick, il cucciolo più tenero del mondo. Pic-Nick sta bene, è vivace e ha un’indole monella: vorrebbe già passeggiare in solitaria fuori dal nido (pardon… dalla cesta!), ma gli occhi attenti di genitori e acquaristi fanno in modo che l’intraprendente cucciolino non corra troppi rischi. Come mai, nonostante l’abbondanza di nidi a disposizione, Pic-Nick è nato proprio in una cesta? Da qualche giorno i pinguini di Humboldt erano particolarmente attivi. Spargevano ramoscelli e sassolini dappertutto, rendendo difficile mantenere l’ordine nell’exhibit. Così, prima di staccare dal turno, uno degli addetti ha radunato rametti e sassi in una cesta, con l’intento di rassettare il giorno successivo.  La mattina dopo, la sorpresa: la cesta era diventata un nido e la forma bianca e liscia fra rametti e bambù non lasciava dubbi, era un uovo!. Papà Josh e mamma Chapati non hanno più mollato la nursery improvvisata, covando a turno e allontanarsi uno alla volta solo per cibarsi.

Josh e Chapati sono anime gemelle da tutta la vita. Provengono da un progetto di tutela della struttura britannica di Chester, sono entrambi nati nel maggio 2009, sono monogami, fedeli e tranquilli, eppure hanno regalato all’Acquario la sorpresa del 2020. Da molti anni non nascevano cuccioli e quando la testolina grigia e soffice ha cominciato a fare capolino dalla cesta, è stata subito gara a chi vedeva per primo il piccolo Nicholas che, avendo deciso di venire al mondo in una cesta, è stato subito ribattezzato… Pic-Nick. Fra le cause della maggiore vivacità dei pinguini delle ultime settimane ci potrebbe essere la variazione nell’alimentazione. Notando che gli animali non si saziavano, gli addetti hanno deciso di analizzare se l’apporto nutrizionale del capelin, la sardina artica che costituisce la base della dieta dei pinguini, fosse sufficiente. Visto che in effetti il valore nutritivo sembrava più scarso, si è presa la decisione di integrare la dieta con piccole quantità di aringa ricca di grassi polinsaturi come gli Omega-3. Probabilmente, la combinazione fra stagione degli amori e dieta arricchita, ha portato i pinguini a nidificare, corteggiarsi, deporre uova, fino all’arrivo, a sorpresa, di Pic-Nick! Dal 16 luglio il nuovo beniamino dell’Acquario di Cattolica sarà visibile per tutti i visitatori, grazie alla webcam puntata sul nido. Inoltre, la cesta nella quale Pic-Nick è venuto al mondo è in bella mostra, per i selfie dei visitatori pìù curiosi.

Nonostante l’abbondanza di anfratti per nidificare, i genitori di Pic-Nick hanno deposto l’uovo in una cesta, creando un caso studio per quello che gli esperti chiamano rinforzo comportamentale (behavioral enrichment). Il termine indica quelle aggiunte strategiche  – relazioni, stimoli o oggetti -  che di fatto migliorano il benessere psicofisico dell’animale, aiutandolo a mantenere attivi i comportamenti istintivi e naturali. All’Acquario di Cattolica questa parte della cura degli animali è oggetto di attenzione e di studio: tante sono le collaborazioni, e le esperienze condivise con altre strutture italiane e straniere, per aggiornarsi sulle strategie di arricchimento, che aumentando l’interazione positiva con l’ambiente, mantengono gli animali vispi e sani. Questa volta, a creare un caso studio  

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