L'affondo di Confcommercio ai bagnini: "In spiaggia regna l'abusivismo"
Dito puntato contro gli operatori balneari, Indino: "Ognuno deve fare il proprio lavoro", invece in spiaggia si mangia, si beve e si balla
"Non possiamo combattere con la spiaggia aperta 24 ore su 24 dove regna l'abusivismo". Sbotta il presidente di Confcommercio Rimini e del Silb, Gianni Indino, intervenendo a margine della conferenza stampa "Rimini capitale italiana della felicità" dedicata la rilancio turistico della città. Dito puntato, dunque, contro gli operatori balneari. "Saremo di nuovo attrattivi- manda a dire- quando ognuno penserà a chi fa cosa". Ora invece "non c'è più professionalità, l'importante è fare business", quando invece "dovremmo essere specializzati. Ognuno- ribadisce - deve fare il proprio lavoro", invece in spiaggia si mangia, si beve e si balla. Insomma "va benissimo la collaborazione- conclude il suo sfogo Indino- ma se bar, ristoranti, bagni fanno intrattenimento musicale è una sconfitta". La presidente degli Albergatori, Aia, della provincia di Rimini patrizia Rinaldis, aggiunge che "il nostro prodotto è il territorio e su quello occorre investire". Si deve lavorare per "fare massa critica, togliere l'io singolo e pensare come territorio. Di turismo- conclude- parlano tutti, si deve cominciare a prendersi delle responsabilità"