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Cronaca

L'allarme di gioiellieri e tabaccai: Furti e rapine in poche ore, servono controlli prima che ci scappi il morto"

L'appello dei presidenti di Federpreziosi e di Fit dopo i due colpi messi a segno a Rimini. Anche i tabaccai sono fra le categoria nel mirino dei malviventi

"Due rapine in poche ore nel cuore centro storico di Rimini ai danni delle gioiellerie fanno balzare alle cronache il tema della sicurezza. Un tema su cui bisogna assolutamente alzare l’attenzione – dice Onelio Banchetti, presidente di Federpreziosi della provincia di Rimini - per non farsi trovare impreparati davanti a fatti che solamente per pura fortuna non portano a conseguenze ancora più gravi. Un furto in piena notte, un altro colpo dopo poche ore con il titolare costretto a difendersi dall’aggressione. I commercianti e i lavoratori non possono essere lasciati soli a difendersi. Un fatto di questo genere è un trauma psicologico enorme, impossibile da dimenticare, che va al di là del danno subito con il furto di soldi o preziosi in negozio. Per questo tutta la nostra solidarietà va agli esercenti, ai colleghi, vittime di questi criminali. Una vicinanza sincera, ma che non può bastare: è il momento di aumentare il controllo del territorio".

La rapina in pieno giorno in gioielleria

Incalza Banchetti: "Non vogliamo che ci scappi il morto prima che venga potenziato il servizio di controllo. Non possiamo essere lasciati soli: ci sentiamo vulnerabili. Servono più telecamere e più uomini con la divisa: il passaggio di un qualsiasi corpo delle forze dell’ordine sarebbe un ottimo deterrente per scongiurare furti e rapine. Di telecamere e videosorveglianza sentiamo parlare da anni, da decenni, ma non se ne vede il risultato reale. Per questo chiediamo urgentemente un incontro al Prefetto, ai rappresentanti delle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale, per fare il punto su cosa è stato fatto per la sicurezza e cosa si deve urgentemente fare".

federpreziosi - onelio banchetti - presidente-2

Furto nella oreficeria del centro

A afre da eco anche Giorgio Dobori, presidente provinciale di Fit, Federazione Italiana Tabaccai che rientra fra quelle più a rischio: "Servono tempi rapidi per arrivare a una videosorveglianza efficace ed efficiente che non pensi solo a monitorare gli accessi dei veicoli, ma che sia un occhio attento su ciò che accade nelle vie. In un centro ormai semideserto, c’è chi con grande tenacia tiene aperte le proprie attività, ma servono assolutamente più controlli, soprattutto adesso che le restrizioni a causa del Covid hanno imposto la chiusura serale a bar, locali e ristoranti svuotando di fatto le strade e le piazze dalle persone anche prima dell’orario di chiusura dei negozi. Per poter lavorare dobbiamo farlo in sicurezza".

Continua il presidente: "Il timore dei commercianti è costante: si è fatto molto, ma le circostanze quotidiane ci impongono di fare di più per contrastare la microcriminalità. Non vogliamo avere il terrore di alzare le nostre serrande sperando che non accada niente, non vogliamo ascoltare la paura dei nostri dipendenti al momento di andare a riprendere l’auto la sera, non vogliamo vivere e lavorare in una città che non ci fa sentire sicuri. Non è giusto per tutto l’impegno che ogni giorno mettiamo nelle nostre attività nonostante questo periodo difficilissimo e incerto, portando alla città qualità e decoro con le nostre vetrine accese e posti di lavoro per la comunità"

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