L'Arma riminese festeggia i 200 anni. Aumentano sensibilmente i reati in città
Cerimonia nella caserma di via Della Chiesa per i due secoli dell'Arma dei carabinieri. Il comandante provinciale, colonnello Luigi Grasso: "Continueremo i nostri sforzi per prevenire infiltrazioni della malavita organizzata"
Cerimonia solenne, lunedì pomeriggio, alla caserma di Rimini per celebrare i 200 anni dalla Fondazione dell'Arma dei carabinieri. L'appuntamento, nel cortile della sede di via Carlo Alberto Della Chiesa, è stato anche il momento per tracciare un bilancio dell'ultimo anno che, purtroppo, ha visto aumentare i dati sui crimini consumati in provincia. Secondo quanto emerso dai numeri, nel corso del 2013 sono stati 20806 gli interventi dei carabinieri pari all'80% dei fatti criminali di tutta la provincia. Di questi, 13860 sono stati furti, con un aumento dell'8% rispetto al 2012. Un segnale preoccupante se si pensa che alcune tipologie, come scippi, furti in appartamento e nei negozi, sono sensibilmente aumentati. Calano, invece, quelli all'interno di auto in sosta e di auto, moto e ciclomotori. Il fronte delle rapina ha visto 230 interventi dei carabinieri e, in aumento, sono quelle ai danni degli istituti di credito mentre, in forte calo, quelle ai danni delle abitazioni e degli esercizi commerciali. Sono state 1253 le persone arrestate dai militari dell'Arma e 3500 quelle denunciate a piede libero per un totale di oltre 3700 delitti scoperti.
"Continueremo a concentrare i nostri sforzi investigativi per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto socioeconomico del nostro territorio - ha spiegato il comandate provinciale, colonnello Luigi Grasso, nell'illustrare gli obiettivi per il prossimo anno. - Il nostro è un tessuto che, ritengo, sia assolutamente sano. I rischi sono molteplici a causa di fisiologiche vulnerabilità. La guardia delle istituzioni e delle forze dell'ordine è e rimarrò molto elevate. Le risultanze dell'indagine Mirror, condotta di recente dal Nucleo Investigativo, ne è la concreta prova avendo individuato, e debellato, un pericoloso sodalizio legato in modo diretto ed indiretto a clan camorristici, un'associazione dedita alle estorsioni, all'intestazione fittizia di beni ed al riciclaggio del denaro".
"La nostra attenzione - conclude il colonnello Grasso - sarà massima verso le varie manifestazioni tipiche della criminalità predatoria, quali furti all'interno degli appartamenti. Alcuni indicatori operativi, tuttavia, ci fanno guardare il futuro con moderato e cauto ottimismo. Di certo la guardia resterà alta e non ci faremo distrarre da inutili e pericolosi trionfalismi. Ulteriore impulso conferiremo alle attività di prevenzione di ogni manifestazione di lavoro nero, un fenomeno fortemente presente in Provincia. Infine, analoga attenzione è stata e sarà rivolta per far fronte alle varie forme di violenza. Le donne, i bambini e gli anziani, soggetti spesso indifesi e vulnerabili, ci chiedono protezione. Gli oltre 100 casi segnalati ai nostri Comandi Stazione, dal primo gennaio ad oggi, dimostrano come il fenomeno sia tutt'altro che debellato."