L'attesa infinita del vaccino, la rabbia di una mamma: "Disabile bloccato nella struttura da 6 mesi"
Protesta la madre, Giuliana Caldari: “A causa dalla pandemia da Covid mio figlio, che veniva a casa per alcune ore più volte alla settimana, dalla fine di ottobre 2020 non è più uscito"
Indirizza un'accorata lettera alle massime autorità sanitarie, a partire del ministro della Salute Roberto Speranza e a quello della Disabilità Erika Stefani, e poi alla Regione e all'Ausl, chiamando in causa anche l'associazione “Tribunale per i Diritti del Malato” di Rimini, una mamma di Bellaria. La donna è madre di un ragazzo di 36 anni con disabilità psichica, attualmente degente nella struttura riabilitativa dell’Ausl della Romagna “Il Glicine” di Bellaria-Igea Marina (Rimini). Protesta la madre, Giuliana Caldari: “A causa dalla pandemia da Covid mio figlio, che veniva a casa per alcune ore più volte alla settimana, dalla fine di ottobre 2020 non è più uscito dal “Glicine” in attesa del vaccino”.
Ma sono passati più di 6 mesi e il giovane disabile è ancora costretto alla lontananza dal suo ambiente famigliare. “Durante questo tempo, per evitare contagi, i responsabili sanitari hanno comunque reso possibile limitati e brevi incontri con le famiglie nel giardino della struttura. Ma i mesi passano, siamo alla fine di aprile 2021, ma gli ospiti del “Glicine” non sono ancora stati vaccinati. Pensavo per scarsità di vaccini invece, in questi giorni, mi è stato detto che i pazienti psichiatrici non rientrano nelle categorie fragili. Ma sono molto chiare, al riguardo, anche recenti indicazioni della comunità scientifica, continuare così non va bene”.