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Cronaca Bellaria-Igea Marina

La Cooperativa bar di spiaggia di Bellaria prende posizione sull'inchiesta della Finanza

Le Fiamme Gialle hanno riscontrato in 18 attività sulla battigia abusi di natura fiscale e/o edilizia

Nei giorni scorsi sono stati resi noti gli esiti degli accertamenti effettuati un anno fa dalla Guardia di Finanza su numerosi chioschi-bar di spiaggia posti su concessioni demaniali a Bellaria-Igea Marina. In quella occasione le Fiamme Gialle avrebbero riscontrato in 18 di queste strutture abusi di natura fiscale e/o edilizia e a carico dei concessionari facendoo partite le segnalazioni alla Procura della Repubblica. "La Cooperativa bar di spiaggia - spiega la stessa associazione in una nota stamoa - rileva che, per quanto concerne l'aspetto fiscale, gli accertamenti hanno permesso di determinare, una volta per tutte, che i manufatti sorti sull'arenile sono tenuti a pagare l'Ici/Imu. La materia appariva alquanto controversa dal momento che nessuna struttura era accatastata e l'orientamento consolidato considerava non dovuto il tributo su questi particolari immobili. Dopo l'approfondimento è stato possibile l'accatastamento e i concessionari hanno corrisposto l'Ici/Imu per le cinque annualità dovute".

"Più complesso appare l'aspetto edilizio - prosegue il comunicato. - È innegabile che sia presente, come ovunque in città, una certa quota di abusivismo. Talune delle 18 posizioni sono già state sanate. Per altre i concessionari stanno facendo il possibile dovendosi però muovere in un quadro normativo difficile. Gli abusi, in genere di scarsa rilevanza, nella grande maggioranza sono databili dalla fine degli anni Sessanta. All'epoca non esistenva normativa antisismica e i materiali e le tecniche di costruzione erano completamente differenti da quelle attuali. In certi casi diventa problematico lo stesso collaudo dei manufatti. La Cooperativa bar di spiaggia si impegnerà al massimo affinché i propri soci sanino, nei modi previsti dalla legge, gli abusi eventualmente ancora presenti".

"Non vorremmo - concludono i chioschisti - che l'attenzione dedicata ad una vecchia notizia, ampiamente nota, servisse per sviare l'attenzione dalla vera partita che si gioca sull'arenile, con il Comune fermo nella posizione di effettuare le aste per l'attribuzione delle concessioni. Ciò in quanto, a giudizio del Comune, per la diffusa situazione di abusivismo non vi sarebbero altre strade da percorrere. Ma paradossalmente proprio le notizie degli accertamenti della GdF certificano che così non è. La situazione dell'arenile non appare, infatti, sostanzialmente differente da quella del resto della città e i chioschisti hanno dato ampia prova di volersi regolarizzare. Contemporaneamente la Cooperativa bar di spiaggia rilancia la propria progettualità e si conferma disponibile ad investire importanti risorse per la riqualificazione dell'arenile".

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