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Cronaca

La crisi del commercio, nel 2018 chiusi 258 negozi e aumenta la disoccupazione del 3%

Gianni Indino, Confcommercio: "I bandi regionali sono una boccata di ossigeno"

L’Ufficio Studi di Confcommercio – Imprese per l’Italia ha presentato mercoledì il Rapporto sulle economie territoriali: un focus sullo scenario economico generale e dati territoriali relativi a popolazione, offerta di lavoro, occupazione, consumi e consistenza delle imprese per settori economici. 

Residenti e occupazione

Nel decennio 2008/18 la popolazione residente in provincia di Rimini è aumentata di 44mila unità, passando dai 295.000 abitanti ai 338.000 attuali, così come è aumentata l’occupazione (nel 2008 i riminesi occupati erano 134.000, ora sono 152.000 con un +18.000 in valore assoluto). Nonostante la conferma di un’ottima capacità di occupazione nella nostra provincia, si sente forte l’incidenza della disoccupazione tra i residenti, che cresce dal 5,5% all’8,2% e addirittura impenna per la fascia d’età 15/24 anni (dall’11,2% del 2008 al 20,9 attuale). Certamente il venir meno dei voucher e di istituti contrattuali flessibili per gestire i picchi di lavoro legati alla stagionalità, sta ponendo in seria difficoltà le piccole imprese nell’occupare persone. 
L’economia del territorio riminese in sostanza tiene, anche se i consumi dei residenti (che nel 2018 si attestano su un +0,6%), sono frutto di una risalita iniziata nel biennio 2015/2017 (+0,8%) dopo il crollo avvenuto nell’intervallo temporale 2008/2014 (-3,6%). Per i consumi 2018 però la nostra provincia rimane fanalino di coda regionale (109,5 con l’Italia a 100,0 e la regione Emilia Romagna 120,0).

Commercio

Eppure sono davvero tanti gli esercizi commerciali emiliano-romagnoli che hanno serrato le porte nel 2018: 3.311 nel settore commercio, di cui 1986 al dettaglio, mentre Rimini ne perde 285 (203 al dettaglio). Negativo anche il saldo delle attività di servizi di alloggio e ristorazione (-1525 in regione, -141 nella nostra provincia). Numeri che confermano uno stato di crisi costante e la necessità, anzi l’urgenza, di un sistema di aiuti quale quello appena promosso dalla Regione, frutto di una lunga e proficua interlocuzione che ha portato risultati ottimali grazie alla imminente modifica della legge 41/1997 che regola la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva presentata dalla Regione nei giorni scorsi, con oltre 4 milioni di euro a bando subito dopo l’estate.
“Oltre agli investimenti, fino ad ora considerati centrali nell’azione di sostegno alle piccole e micro imprese del commercio e dei pubblici esercizi – commenta il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - la Regione ha fatto un importante passaggio che aggiunge anche fondi per i costi sostenuti direttamente dagli operatori, come ad esempio quelli degli affitti. Un tema molto caro a Confcommercio, che lo ha portato avanti già da tempo anche con le amministrazioni locali della nostra provincia, ritenendolo a ragione un costo davvero gravoso soprattutto in alcune zone”.

Turismo

Rimini ancora una volta si conferma capitale indiscussa del turismo regionale: nel 2018, l’occupazione nel settore servizi è la più alta in regione (74,2), di cui ben il 30,9% dei lavoratori impiegati nei settori commercio, alberghi e pubblici esercizi (il 20,1 in Emilia Romagna, il 20,4 in Italia). 
“I pubblici esercizi si confermano settore vivace, con grande capacità di crescita – continua Gianni Indino - e i fondi che verranno messi a bando modificando la L.R. 41/97 potranno accelerare ulteriormente questo percorso, manifestando ancora di più la loro propensione alla qualità, alla creatività e all’ampliamento dei servizi erogati. Misure da noi chieste a gran voce a sostegno del settore che si sta dimostrando trainante per l’economia turistica, non solo riminese”.
Il turismo si conferma motore trainante dell’economia provinciale: delle 39.539 imprese riminesi, 5.431 si dedicano ad alloggio e ristorazione, comunque in calo del 3,6% sull’anno precedente  ed è per questo che come Confcommercio della provincia di Rimini abbiamo notevolmente insistito per inserire nel sostegno al turismo non solo il comparto ricettivo, ma anche balneare e dell’intrattenimento come avvenuto poi con il  bando regionale “Investimenti per le imprese operanti nelle attività ricettive e turistico-ricreativo” legato alla L.R. n. 25/2018 di cui oggi (17 luglio) si apre la prima finestra.
“Un ringraziamento è dovuto alla Regione Emilia Romagna – conclude il presidente Indino - che ancora una volta si è dimostrata sensibile ai temi del commercio e del turismo: il bando digitalizzazione già in atto, il bando sul turismo che si apre oggi aperto anche a balneari e intrattenimento e i nuovi per il commercio che arriveranno dopo l’estate ne sono la conferma. Con grande capacità di ascolto e di recepimento delle istanze delle imprese che rappresentiamo, con questi provvedimenti la Regione ha dimostrato attenzione, lungimiranza e vicinanza ai territori che vivono momenti di grande difficoltà, come i dati testimoniano, ma che non ci devono scoraggiare. Anzi, coglieremo anche queste occasioni che ci vengono fornite per rilanciare il nostro commercio e innalzare il livello e la qualità del nostro comparto turistico con iniziative e nuovi modelli. Una strada già scelta e intrapresa, con l’aiuto delle amministrazioni che intendono farsi carico di supportare le piccole imprese”.
 

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