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Cronaca

La Croce Rossa stila il bilancio nell'anno della pandemia

Quasi 20mila i servizi messi in atto per potare farmaci e aiutare la popolazione senza dimenticare la distribuzione di pacchi alimentari e pasti caldi

La Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa celebrata lo scorso sabato è stata, come di consueto, occasione per rendere noto un sintetico bilancio di alcune attività in sede locale. Nella circostanza 2021 diversi dati sono inscindibilmente correlati alla pandemia che ha inevitabilmente condizionato l’impegno del Comitato di Rimini, così come accaduto in tutti i contesti, imponendo da un lato rinunce, ma dall’altro trasformando e, per determinati settori, intensificando l’azione sul territorio. Gli elementi numerici che seguono sono pertanto il frutto di alcune attività riferite proprio al primo anno vissuto in costanza di Covid-19, ossia dal marzo 2020 fino ad aprile 2021. Con il “pronto farmaco”, sono stati circa 6.000 gli interventi di distribuzione di farmaci presso famiglie del comprensorio di riferimento (che arriva fino alla Valmarecchia), mentre sono stati circa 4.500 i servizi sanitari e circa 2.500 quelli socio-assistenziali. Sono stati oltre 200.000 i chilometri percorsi tra i servizi sanitari con le ambulanze e quelli di altra natura con camion, camper e vetture. Grande impegno anche sul fronte dei pacchi viveri che ne ha registrato la distribuzione di circa 3.200, ai quali si aggiungono 30.000 euro elargiti in buoni e 3.500 pasti erogati. Interventi rivolti alle fasce deboli e particolarmente vulnerabili, divenute ancora più esposte e più numerose in questo periodo di riferimento.  

Un’azione capillare resa possibile anche grazie all’aiuto del Rotary Club che ha donato una vettura per le esigenze del Comitato CRI di Rimini, alla Leasys che ha fornito gratuitamente auto di supporto nei periodi più gravi della pandemia, alla liMe che ha concesso l’uso di monopattini per la movimentazione leggera, alle donazioni pervenute sia attraverso la sala operativa regionale di Croce Rossa che mediante alcune realtà locali come Caritas, Scout, Centro Commerciale “Le Befane” , alcuni alberghi supportati dall’Associazione “Cuore di Romagna” e piccoli esercenti. Il tutto attraverso una incessante attività che non si è mai fermata neppure nei giorni festivi o al cospetto delle intemperie e che ha richiesto oltre 30.000 ore di volontariato a 360 gradi, nel pieno rispetto di tutte le precauzioni previste dalle disposizioni generali vigenti e dalle direttive ancora più stringenti attuate in seno alla Cri.

Nell’occasione la Presidente del Comitato CRI di Rimini Rita Rolfo ha, quindi, ringraziato tutti i volontari per "il costante e qualificato impegno profuso", sottolineando che "il volontariato in Croce Rossa si manifesta nelle più diverse sfaccettature, dal sanitario al sociale, riconducendosi però sempre ai sette principi della Croce Rossa di cui festeggiamo la presenza a livello internazionale nel giorno della nascita del Fondatore. Volontariato", ha proseguito, "che in Croce Rossa è “formato e informato” per meglio servire la comunità". Per la cronaca, la Giornata celebrativa ha registrato a Rimini la presenza presso la locale area espositiva CRI della Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna Emma Petitti e presso la Sede Municipale, ove è stata collocata la bandiera dell’Associazione, della Vice Sindaco Gloria Lisi e dell’Assessore Jamil Sadegholvaad. E, proprio sul versante politico-istituzionale, il Presidente del Comitato CRI di Rimini comunica la disponibilità ad incontrare istituzioni, amministratori e tutti coloro che desiderino far conoscere quali progetti intendano intraprendere o favorire, con riguardo al mondo del volontariato in generale e alla Croce Rossa in particolare.

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