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Cronaca

La giunta del Comune di Rimini si schiera con le cooperative della filiera ittica

Servono misure che mirano al "sostegno, in ogni ambito istituzionale, a partire da quello europeo, e al riposizionamento della filiera ittica"

Per la pesca servono misure che mirano al "sostegno, in ogni ambito istituzionale, a partire da quello europeo, e al riposizionamento della filiera ittica". La giunta del Comune di Rimini si schiera come le cooperative della filiera ittica che, sottolineano il sindaco Andrea Gnassi e l'assessore alla Blue economy Anna Montini, rappresentano "un nodo cruciale per l'approvvigionamento" e "un importante presidio per le economie dei territori in cui operano". Rimini si unisce dunque all'appello nazionale delle marinerie aderenti all'Alleanza delle cooperative italiane, chiedendo al governo e al ministro competente Teresa Bellanova, "un'attenzione particolare per questo importante settore economico e sociale, anche a livello locale". La marineria di Rimini consiste in circa 100 imbarcazioni da pesca, con 300 persone imbarcate facenti capo alla Cooperativa lavoratori del mare e altre centinaia di persone occupate per attività direttamente collegate e di supporto a terra. Considerando l'intera filiera, la provincia ha circa 450 imprese e risulta al sesto posto per valore assoluto dell'export, 29,6 milioni di euro. L'appello dell'amministrazione comunale di Rimini, dunque, "va anche nella direzione di valorizzare al meglio gli investimenti fatti da questa amministrazione non solo nella Blue economy, ma anche nelle strutture e infrastrutture a sostegno della marineria e del suo indotto, ma anche e soprattutto dell'intera comunità riminese".

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