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Cronaca

La Lisi lancia l'allarme: "Stiamo vivendo la fase più difficile e la campagna vaccinale non decolla"

A Rimini "rischiamo di arrivare all'estate di rincorsa, con tutte le conseguenze che ben sappiamo per tutta la filiera di piccole e medie imprese che alimentano il settore"

"Siamo di nuovo al primo tempo di un film che speravamo si avviasse ai titoli di coda". Così la vicesindaco di Rimini Gloria Lisi interpreta il momento che vive la città, "forse la fase più difficile e delicata dopo la prima ondata". Tuttavia vuole anche vedere rosa, con il "drastico" calo di casi tra il personale sanitario. Dunque il vaccino funziona, ragiona Lisi, per cui "aumenta la frustrazione a sapere che mentre il virus continua a correre, al contrario la campagna vaccinale non è ancora decollata", serve "un cambio di passo radicale per Rimini. Invece "quotidianamente dobbiamo fare i conti con ritardi e disguidi che frenano le già limitate capacità di immunizzazione". Come quello per il personale amministrativo del carcere, che solo a Rimini, in zona rossa, "non è stato vaccinato". La vicesindaco stigmatizza la "palese contraddizione tra la dilatazione dei tempi che registriamo a Rimini e quanto invece detterebbe la logica: intervenire in maniera più rapida e più capillare laddove il virus colpisce con maggiore violenza". Non è solo la situazione attuale a richiedere la "massima attenzione e priorità", anche la prossima stagione turistica e "la chiave di volta- conclude- è racchiusa in una parola: sicurezza". Se in Sardegna si parla di viaggi Covid-free, a Rimini "rischiamo di arrivare all'estate di rincorsa, con tutte le conseguenze che ben sappiamo per tutta la filiera di piccole e medie imprese che alimentano il settore".

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