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Cronaca

La marijuana arrivava dal cielo, condannati i trafficanti internazionali di droga

Concluso con condanne per 50 anni il processo dell'operazione "Free flight" dei carabinieri di Riccione che avevano scoperto la banda che utilizzava gli ultraleggeri per importare lo stupefacente

Usavano aerei ultraleggeri per rifornire la Riviera di marijuana, caricando la droga direttamente dalle piantagioni albanesi per poi stoccarla nel Riminese. Cinque dei complici su territorio italiano, di un gruppo di trafficanti albanesi, sono stati condannati dal Tribunale riminese. Il pubblico ministero Davide Ercolani aveva chiesto nella precedente udienza condanne che complessivamente superavano i 50 anni di reclusione. E il Tribunale di Rimini aveva già condannato i primi imputati a pene che superavano i 9 anni. Nel 2015, i carabinieri di Riccione, coordinati  dalla Dda di Bologna, scoprirono un traffico dall'Albania l'indagine appunto "Free Flight" dal metodo usato per trasportare lo stupefacente, aveva portato ad arresti simultanei in Albania e nel Riminese. Ieri la condanna più pensate è stata per di 3 anni e sei mesi, per Ndricim Barani (44 anni) considerato l'uomo di fiducia del gruppo di trafficanti facente capo ai fratelli Lamaj, già condannati in Albania. Barani era colui che procurava i clienti, mediando la compravendita e recuperando il denaro dai debitori. Le condanne per gli altri 4 complici vanno dai 2 anni e 6 mesi ad un anno e mezzo. Complessivamente con l'indagine Free Flight erano stati sequestrati più di 200 i chili di droga.

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