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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Cronaca

"La patente non serve, basta saper guidare", la scusa non regge e arriva maxi multa

Verbale da 6mila euro per un ragazzo fermato da una pattuglia della polizia di Stato a Rimini

La lunga serie di scuse non lo ha salvato da un maxi verbale da 6mila euro e, alla fine, per un 32enne napoletano è anche arrivata la denuncia a piede libero. Il giovane, verso le 15 di domenica, era in sella a uno scooter e con una manovra azzardata ha attirato l'attenzione di una pattuglia della polizia di Stato. Gli agenti lo hanno seguito fino a quando è sceso dal due ruote e, al margine della carreggiata, si è messo a parlare con un uomo. E' stato a questo punto che il personale della Questura di Rimini ha deciso di intervenire. Entrambi identificati, è emerso che lo scooterista stava contrattando la vendita di un bauletto ma al momento di esibire la patente sono arrivati i guai. Il 32enne ha spiegato di non avere il documento, in quanto gli era stato revocato anni fa, ma allo stesso tempo di essere in procinto di sostenere nuovamente gli esami per ottenerlo nuovamente. La prima scusa non è servita ad impietosire gli agenti e, a questo punto, il ragazzo ha giocato la carta delle difficoltà economiche raccontando che il costo per avere una nuova patente era a suo dire eccessivo. Vista vano anche questo tentativo il 32enne ha giocato il tutto per tutto spiegando che, alla fine, quello che conta è saper guidare e non un foglio che attesta che lo si sa fare.

Gli ulteriori accertamenti, però, hanno permesso di scoprire che lo scooter era anche sprovvisto di assicurazione ma senza battere ciglio il partenopeo ha sostenuto che per lui non era conveniente assicurare il mezzo dal momento che entro pochi giorni lo avrebbe venduto. Oltre alla guida senza patente e senza assicurazione, allo scooterista è stata anche contestata l'eccessiva usura del pneumatico posteriore. Alla fine il conto delle violazioni al Codice della Strada è arrivato con un maxi verbale da 6mila euro ma per il 32enne i guai non sono finiti. Vecchia conoscenza delle forze dell'ordine con alle spalle reati per lesioni personali, oltraggio, minaccia a pubblico ufficiale, furto aggravato e ricettazione, gli agenti gli hanno chiesto di mostrare il contenuto dello zaino che aveva in spalla dal quale sono spuntati un coltello con lama pieghevole lunga circa 9 centimetri, un arnese in ferro artigianale comunemente chiamato ‘’tirapalle’’ e composto da una barra filettata ed un cilindro scorrevole, un bullone con testa chiusa forato artigianalmente e una vite lunga 6 centimetri, attrezzo normalmente utilizzato per forzare cilindretti e serrature che gli sono valsi una denuncia a piede libero per possesso di arnesi da scasso e strumenti atti a offendere.

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