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Cronaca

La Regione ristora gli hotel in montagna: le risorse in arrivo nel Riminese

Arrivano gli aiuti per i danni da Covid: sostegno a quasi 300 attività, le domande accolte in provincia

Arrivano i primi ristori per gli alberghi dell'Appennino danneggiati dalle misure anti-Covid. La Regione Emilia-Romagna assegna un contributo una tantum di 5.000 euro a favore di 298 imprese del settore dell'ospitalità turistica in Appennino, per una cifra complessiva che sfiora il milione e mezzo di euro. Arriveranno direttamente sul conto corrente degli operatori delle strutture ricettive montane i fondi stanziati da Viale Aldo Moro per aiutare queste imprese: è l'esito del bando varato nei mesi scorsi dalla Regione per dare una boccata d'ossigeno ai gestori delle strutture turistico-ricettive situate nelle località di montagna che già lo scorso anno hanno pagato un conto salato alla pandemia. Nel Riminese le domande accolte sono dodici e saranno erogati 60mila euro complessivi.

Il sostegno

La misura di sostegno, che rientra nel pacchetto di ristori da 42 milioni di euro stanziati dalla Regione (tra i beneficiari anche bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e maestri di sci) riguarda alberghi, campeggi, villaggi, residenze turistiche, affittacamere, ostelli, rifugi alpini ed escursionistici che operano nei 119 comuni montani dell'Emilia-Romagna. Già avviate le procedure per l'erogazione dei contributi, che saranno accreditati direttamente tramite bonifico bancario sui conti correnti dei beneficiari entro le prossime settimane. "La Regione- sottolinea l'assessore al Turismo, Andrea Corsini- è al fianco delle imprese che più stanno soffrendo per le pesanti ricadute economiche della pandemia, come appunto quelle del settore turistico-ricettivo nelle zone di montagna, che anche in queste settimane devono fare i conti con il quasi totale azzeramento della domanda per la chiusura degli impianti sciistici decisa da governo".

Con questa iniezione di liquidità, afferma ancora Corsini, "vogliamo dare un segnale concreto di vicinanza a questa categoria di operatori economici, per aiutarli a ripartire il più velocemente possibile". Fare impresa nelle zone appenniniche, aggiunge la collega alla Montagna, Barbara Lori, "richiede uno sforzo supplementare per colmare gli svantaggi territoriali e una disomogenea organizzazione dell'offerta turistica. Questo bando è stato predisposto per dare un sostegno immediato e concreto alle imprese del sistema turistico dell'Appennino, ma vuole essere anche un atto di fiducia verso tutti quegli imprenditori che, investendo nelle zone di montagna, contribuiscono a creare nuove opportunità di lavoro, di sviluppo economico e di valorizzazione di una parte del territorio di particolare pregio ambientale, paesaggistico ed enogastronomico".

Modalità

Per partecipare al bando le imprese, di qualsiasi forma giuridica, dovevano essere iscritte al registro e/o repertorio delle attività economiche (Rea) delle locali Camere di commercio e aver accusato tra 1° marzo e il 31 maggio 2020 un calo del fatturato superiore del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per quanto riguarda la tipologia di imprese che beneficeranno del ristoro regionale, su un totale di 298 domande, gli alberghi sono 194, seguiti nell'ordine da affittacamere (51), campeggi (26), ostelli (11), residenze turistiche (8), rifugi alpini (4) e villaggi turistici (2) e rifugi escursionistici (2). 

Gli aiuti provincia per provincia

La ripartizione degli aiuti per provincia: Modena 400.000 euro (80 domande accolte), Bologna 330.000 (66 domande accolte), Reggio Emilia 200.000 (40 domance accolte), Forlì-Cesena 190.000 (38 domande accolte), Parma 150.000 (30 domande accolte), Piacenza 110.000 (22 domande accolte), Rimini 60.000 (12 domande accolte) e Ravenna 50.000 euro (10 domande accolte). 

(Agenzia Dire)

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