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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Riccione

La "tempesta emotiva" non giustifica il killer di Olga Matei

La Cassazione rigetta la tesi dell'Appello che aveva riconosciuto le attenuanti all'autore dell'omicidio

Ci sono "errori logici" ed "evidenti contraddizioni" nella sentenza con la quale la Corte d'appello di Bologna ha riconosciuto a Michele Castaldo le attenuanti generiche per l'omicidio di Olga Matei sulla base della sua confessione e valorizzando la perizia che aveva riconosciuto una "soverchiante tempesta emotiva e passionale" determinata dalla gelosia e il tentativo di risarcire la figlia della vittima. Così la Cassazione nelle motivazione della sentenza con cui l'8 novembre ha accolto il ricorso del procuratore generale di Bologna e disposto un nuovo giudizio sul riconoscimento delle attenuanti. L'uomo era stato condannato a 16 anni in appello, con le attenuanti generiche, equivalenti alla aggravante dei motivi abbietti e futili. La gelosia, "come le altre situazioni psicologiche integranti 'stati emotivi e passionali', può essere presa in considerazione ai fini della concessione delle attenuanti generiche" ma il giudice deve "fornire una razionale giustificazione della scelta compiuta".

Il femminicidio di Olga Matei

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