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Cronaca

La "visione" del Comune: ecco come cambierà il centro storico di Rimini

Riportare la vita e i residenti all'interno delle mura medievali e allontanare il traffico delle auto e dei mezzi pesanti sono gli aspetti principali del progetto

Riportare la vita e i residenti all'interno delle mura medievali e allontanare il traffico delle auto e dei mezzi pesanti sono gli aspetti principali del progetto, presentato da palazzo Garampi, per il nuovo volto di Rimini. E' stato presentata mercoledì mattina la "visione" dell'amministrazione comunale per il centro che, per il Comune, rappresenta il fulcro e il cuore identitario della città. Nel progetto, oltre all'area compresa all'interno delle mura medievali, il centro storico va allargato ai borghi e dotato di una serie di servizi che, a partire dai parcheggi, permettano di riacquistare quell'identità di centro commerciale naturale.

Punto di forza dell'operazione sarà il completamento della ristrutturazione del teatro "Galli", una delle 11 strutture inaugurate da Giuseppe Verdi, che oggi è soffocato da asfalto e lamiere di auto. L'obiettivo è quello di richiamare viaggiatori e turisti da tutto il mondo che, secondo il Comune, saranno attirati a Rimini per ammirare il rinascimento e la cultura italiana. Con la ristrutturazione del "Galli", l'intera piazza Malatesta viene ripensata, castello compreso, come un grande parco con la rocca che tornerà ad essere bagnata dal fossato.

Tutti gli interventi sono mirati alla realizzazione del centro commerciale naturale che, attraverso i processi di riqualificazione attivati nelle opere pubbliche in atto e di prossima attuazione, permetteranno la rinascita del centro storico. Questa riqualificazione ed innovazione di un'offerta oramai datata permetterà di cogliere nuove opportunità per combattere la crisi. Le attività commerciali potranno così beneficiare degli effetti positivi che deriveranno dall'aumentato accessibilità prodotta dal riassetto complessivo della viabilità urbana e dal poteziamento del sistema di parcheggi.

L'intervento, ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici, Roberto Biagini, prevede la "pedonalizzazione" dell'area, l'eliminazione dei parcheggi e lo spostamento del mercato ambulante, per il quale si stanno vagliando più ipotesi assieme ai diretti interessati e alle associazioni di categoria. Insomma "work in progress", anche perchè le variabili in gioco "non sono indifferenti", tra teatro, reperti archeologici e viabilità. Ecco perchè si lavora in sinergia con la Sovrintendenza. Il progetto per la piazza, conferma il direttore della Gestione territoriale, Alberto Fattori, è in "fase embrionale".

A inizio del 2015, essendo area archeologica, verranno aperti i cantieri per i primi sondaggi da 40 centimetri e la campagna di rilievi, con l'obiettivo anche di segnare in superficie il fossato del 1.600. Dall'esito degli scavi si definiranno contenuto e modalità del progetto esecutivo. L'inizio dei lavori vero e proprio, prosegue, è previsto per il dicembre 2015, la conclusione prima dell'estate del 2016. Per un investimento da circa cinque milioni di euro. Si coniugheranno aree verdi, arredi urbani e pavimentazione, andando a creare anche una sorta di teatro all'aperto per spettacoli. La variante al Prg, precisa Fattori, serve dunque a permettere i lavori di riqualificazione ed è di tipo normativo e cartografico per l'area vicina al teatro Galli.

Tra le fila dell'opposizione particolarmente critico Gioenzo Renzi del grippo Misto, che non vorrebbe che l'arena a cielo aperto andasse a ospitare altre feste e dj-set, tipo "Rocca street parade": "Il sindaco- attacca- dopo avere asfaltato il centro storico con gli anelli, ora svilisce l'identità della citta'". È una "proposta alla cieca", gli fa eco Luigi Camporesi del Movimento 5 Stelle. Mentre Giuliana Moretti del Pdl stigmatizza la mancanza di "un crono-programma e di un quadro chiaro sul mercato".

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