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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ladri di biciclette scatenati, a Rimini ne rubano 3 mila all'anno. "Inventiamo il certificato di proprietà"

Il tema è ormai fuori controllo e c'è chi non denuncia più alle forze dell'ordine. Il consigliere Renzi propone: "Bisognerebbe creare, presso il Bike Park, un registro con i numeri di telaio delle biciclette"

I ladri di biciclette sono scatenati. Nel Riminese la bicicletta è un mezzo molto utilizzato, per andare a fare le commissioni, al lavoro, a scuola e al mare. Non è un hobby della sola passeggiata, ma un vero e proprio mezzo con cui spostarsi in città quotidianamente. Non fosse che i mezzi fanno gola anche ai ladri. Ma quante biciclette vengono rubate? Secondo quanto riporta il consigliere comunale Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia) a Rimini si registrano ogni giorno decine le biciclette “rubate”, denunciate alla Polizia di Stato e ai Carabinieri (oltre quelle non denunciate), per un totale complessivo di circa 3.000 biciclette rubate all’anno. Una situazione dilagante e fuori controllo.

Il tema è finito così sui banchi dell’ultimo consiglio comunale di Rimini. Proprio con un’interrogazione del consigliere Gioenzo Renzi, contenente una serie di proposte: “Ho chiesto, con l’interrogazione consigliare, all’amministrazione comunale di contrastare questo fenomeno di degrado sociale, per agevolare l’uso della bicicletta”.

Da qui una serie di proposte: “Registrare, presso l’esistente Bike Park, alla Stazione, il numero di telaio della propria bicicletta, o effettuare la “marchiatura” della bicicletta con un numero di identificazione iscritto in un apposito ciclo-registro. In caso di furto, potrebbe essere esibito il certificato di proprietà della bicicletta (rilasciato dallo stesso Bike Park), utile per formalizzare la denuncia alle Forze dell’Ordine e per rintracciare il mezzo rubato”. E ancora: “Promuovere una campagna d’informazione sui sistemi di sicurezza più efficaci e utili ad evitare i furti delle biciclette; installare la videosorveglianza presso i principali parcheggi di biciclette, rafforzando i controlli della polizia locale; installare un maggior numero di rastrelliere, secondo le esigenze dei luoghi, per il parcheggio sicuro di biciclette, nel rispetto dell’arredo e del decoro urbano”.

Problema monopattini

Inoltre il consigliere Renzi ha riportato in consiglio la contestuale pericolosità dei monopattini, che sfrecciano deliberatamente senza regole. Da qui nascono quattro proposte: “Occorre salvaguardare la sicurezza della mobilità urbana e in particolare pedonale, con regole circoscritte e opportuni controlli; che la circolazione dei monopattini sia vietata sui marciapiedi, non superi la velocità di 6Km/h nelle aree pedonali, di 20 Km/h sulle piste ciclabili e sulle strade urbane; che siano equipaggiati di campanello per le segnalazioni acustiche, di luci bianche anteriori e rosse posteriori, di segnalatori di direzione; che siano individuate adeguate aree di sosta, con il divieto di abbandono sui marciapiedi, o in mezzo alle strade, con rimozione e possibili sanzioni per i trasgressori”.
In conclusione il consigliere dice: “Auspico che queste regole, siano recepite quanto prima dalla Giunta, e fatte rispettare dalla Polizia locale”.

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