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Cronaca Riccione

Conclusi i lavori al depuratore di Riccione: investimenti per 4 milioni

Conclusi recentemente, come da programma, importanti lavori di ammodernamento dell'impianto di depurazione di Riccione. Lavori di ristrutturazione e potenziamento per un sito importante

Conclusi recentemente, come da programma, importanti lavori di ammodernamento dell’impianto di depurazione di Riccione. Lavori di ristrutturazione e potenziamento per un sito importante: fu, infatti, il secondo impianto di depurazione ad entrare in funzione nel nostro Paese, dopo quello di Via Marecchiese di Rimini, che fu il primo. L’investimento realizzato da Hera, che ammonta a circa 4 milioni di euro, ha consentito la ristrutturazione dell’impianto tramite l’integrazione o la sostituzione di parti con nuove tecnologie per una migliore affidabilità del processo depurativo e nel pieno rispetto delle più recenti normative ambientali e di settore.

Tra gli obiettivi dei lavori, rinnovamento delle sezioni più obsolete per garantire il pieno rispetto dei parametri dell’acqua di scarico a seguito dell’entrata in vigore dei nuovi limiti più stringenti imposti dalle normative; il contenimento delle emissioni acustiche; lo spostamento del punto di conferimento dei “bottini” (rifiuti da vasche imhoff) che prima avveniva invece molto più a ridosso delle abitazioni costruite nel corso degli anni nei pressi dell’impianto. Ma anche interventi per cercare di ridurre, e contenere, le emissioni, sia sonore, sia odorigene.

Sono state infatti installate barriere antirumore di tipo autostradale nelle zone dell’impianto più soggette ad eccessive emissioni sonore, ed è stata realizzata una stazione di trattamento dei rifiuti liquidi conferiti tramite autospurgo di ultima generazione che non permette fuoriuscite di odori poiché completamente a tenuta stagna. Inoltre l’impianto nelle varie sezioni note per la particolare tendenza ad emettere odori molesti, è stato completamente coperto e l’aria contenuta viene aspirata e trattata con l’utilizzo di particolari biofiltri.Per alcune parti di griglie che oggi, esclusivamente per ragioni tecniche, non possono essere coperte o isolate è in corso uno studio di progettazione che consentirà di aspirare e trattare interamente l’aria attraverso ulteriore potenziamento dei biofiltri esistenti.

La depurazione e l’impianto di Riccione
È il processo finale del ciclo delle acque che consente la reimmissione nell’ambiente della risorsa idrica attraverso un processo che prevede la rimozione biologica delle sostanze inquinanti presenti nei liquami fognari. L'impianto di depurazione di Riccione si occupa del trattamento delle acque reflue sia civili che industriali dell'intera area comunale di Riccione e di Coriano. La prima parte dell’impianto, quella che insiste su Via Portofino, è stata realizzata nel 1968 (è stato il secondo impianto di depurazione in Italia ad entrare in funzione); negli anni seguenti sono stati realizzati i successivi stralci di ampliamento fino a completare l’impianto, nella configurazione attuale, nel 1994.

Il depuratore ha una superficie complessiva di circa 60.000 m2.ed ha una potenzialità di 180.000 abitanti equivalenti (A.E.). L’Abitante Equivalente è un’unità di misura che esprime la potenzialità di un impianto di depurazione, ossia la quantità di carico organico inquinante ed idraulico che è in grado di smaltire quotidianamente.

Come funziona l'impianto
L'impianto sfrutta la capacità di alcuni microrganismi e batteri aerobi (cioè che vivono in presenza di ossigeno), soprattutto saprofagi (cioè che si nutrono di materia organica vegetale o animale), già presenti nel liquame, che, tramite la presenza di ossigeno fornito da appositi macchinari, vivono e si riproducono nutrendosi della materia organica presente nelle acque da noi scaricate. Ogni giorno una parte dei batteri deve essere rimossa per evitare un loro sovrannumero all'interno delle vasche. Attraverso i trattamenti della linea fanghi questo materiale può essere riutilizzato come concime essendo ricco di sostanze nutritive come carbonio, azoto e fosforo. Il risultato del processo depurativo è quindi la produzione di acqua pulita e produzione di compost (concime) che, dopo appositi trattamenti, può essere impiegato in agricoltura.

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