Dopo l'invasione di ratti tra i corridoi del piano terra, con avvocati, giudici e imputati costratti allo slalom per evitare gli escrementi, un nuovo "flagello" si abbatte sul Palazzo di Giustizia di Rimini. Che la struttura non reggesse a qualsiasi tipo di pioggia era cosa nota, con le più piccole precipitazioni che trasformavano le aule in acquitrini, ma adesso la questione si sta facendo sempre più grave. Nella gioranta di martedì, infatti, l'aula "M" ha registrato il distacco completo delle applicazioni in legno sulle pareti che, adesso, rischiano di finire sulla testa del giudice e dei cancellieri. Paratie, oramai letteralmente mangiate dalla muffa, che si sono staccate dai muri con l'unica soluzione adottata di stendere a terra dei fogli d cartone per assorbire l'acqua che trasuda dalle pareti e stagna a terra.