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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le donne dell'amministrazione comunale contro il sessismo: "Si può vincere"

“Ecco, in giorni tristi per questa battaglia, pieni di tragedie e polemiche, teniamo a riaffermare il valore delle azioni positive, quelle che possono essere portate avanti anche nei campi più impensabili"

“Fatti di sangue, volgari doppi sensi. Non se ne esce, nonostante tutto e ogni iniziativa di sensibilizzazione messa in atto: la figura e il ruolo della donna nella società ‘civile’ del terzo Millennio continuano, quotidianamente, a non schiodarsi da stereotipi tribali che poi diventano alibi ‘culturali’ per vere e proprie violenze e terribili drammi”, dichiarano il vicesindaco Gloria Lisi e gli assessori Irina Imola, Nadia Rossi e Sara Visintin.

“Una piaga invincibile? Non proprio. L’ostinata ricerca che viene avanti di una svolta ‘educativa’ da parte di tanti ambienti e settori della vita pubblica - la scuola, la famiglia, i media - si sostanzia in tante iniziative, magari piccole e locali, che insieme stanno quantomeno sgretolando il perimetro dell’omertà, il miglior alleato di chi considera la donna esclusivo ‘oggetto di proprietà’. - continuano le amministratrici - Sono queste iniziative che, alla lunga, possono vincere il braccio di ferro conto la volgarità, l’ignoranza, la bestialità. Rimini, da un paio di anni, ne ha una capofila in Italia: un protocollo contro la pubblicità sessista, ovvero l’inserzionistica direttamente e/o indirettamente costruita su messaggi degradanti e stereotipi di genere, sottoscritto da numerosi organi d’informazione e agenzie pubblicitarie e grafiche del territorio. Un progetto che è stato mutuato da diverse altre città italiane nel frattempo. A settembre 2014, attraverso una lettera, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha illustrato il senso di questa iniziativa a Sua Santità, Papa Francesco. L’uomo che, in uno dei ruoli più difficili al mondo (forse il più difficile), sta aprendo prospettive completamente nuove alla Chiesa contemporanea su numerosi tempi religiosi e etici, in relazione con il mondo. ‘Strappi’ che Papa Francesco ha riservato anche al ruolo della donna nella società moderna. Per questo, anche con slancio anomalo, il sindaco ha scritto a Sua Santità: per ringraziare e per sottoporre questa piccola iniziativa ‘local’. La cosa bella è che, pochi giorni dopo, è arrivata la risposta di Monsignor Peter B. Wells, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato della Santa Sede il quale, a nome del Santo Padre Francesco, ha voluto manifestare gratitudine per il ‘premuroso gesto’ di segnalare ‘una particolare iniziativa riguardante la tutela e la valorizzazione del ruolo e dell’immagine della donna nella società contemporanea’”.

“Ecco, in giorni tristi per questa battaglia, pieni di tragedie e polemiche, teniamo a riaffermare il valore delle azioni positive, quelle che possono essere portate avanti anche nei campi più impensabili. Sono queste che, alla fine, faranno la differenza a favore della dignità delle persone”, concludono.

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