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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le forze dell'ordine scendono in campo contro l'abusivismo commerciale

L'intera provincia di Rimini passata al setaccio: 24 bengalesi stipati in un appartamento, il parco "Pertini" trasformato in dormitorio e deposito merci. Ora rischiano i proprietari delle case affittate agli stranieri

Imponente blitz delle forze dell'ordine, con oltre 50 agenti tra carabinieri, polizia di Stato, Municipale, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, per contrastare il fenomeno dei venditori abusivi sia sulla spiaggia che lungo i viali delle regine. L'operazione è scattata all'alba di venerdì e ha visto i carabinieri entrare in scena per monitorare gli appartamenti occupati dagli stranieri. Sono state 6 le strutture visitate dai militari dell'Arma che, dall'inizio dell'estate, hanno già controllato 53 appartamenti con 67 sanzioni elevate ai proprietari per sovraffollamento e abusi edilizi. In uno degli appartamenti, in viale regina Margherita, i carabinieri hanno trovato 24 bengalesi stipati in 90 metri quadrati. Per il proprietario riminese della casa, già pizzicato nel corso di questa estate e al quale era stato intimato di ripristinare l'abitabilità, è scattata la denuncia e non si esclude che l'appartamento possa essere sgomberato in maniera coatta.

Blitz al parco Pertini

Polizia di Stato, Municipale, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, invece, si sono concentrati nell'area del parco Pertini dove, nelle ultime settimane, si è concentrata l'attenzione degli inquirenti per il continuo via vai di venditori abusivi. Il controllo è partito alle 5 di venerdì e, gli agenti, hanno trovato 12 stranieri che bivaccavano nei pressi di una struttura. Nel corso dei giorni precedenti al blitz, le forze dell'ordine avevano già scoperto il modus operandi dei venditori abusivi che, anche durante la pausa pranzo, utilizzavano il parco per riposare e per nascondere le merci contraffatte tra i cespugli, sotto i cumuli di sabbia del cantiere del Trc e sugli alberi. In tutto sono state recuperati e sequestrati 1500 tra borse e accessori contraffatti oltre agli stampi per taroccare le griffe; il tutto per un valore di circa 20mila euro. Gli inquirenti sospettano che, in provincia di Rimini, possano esistere dei laboratori clandestini per la confezione dei capi falsi. Tutti gli stranieri, di nazionalità senegalese, sono stati accompagnati in Questura e, per uno, è scattata l'espulsione dal territorio italiano; per 2 è arrivato l'ordine di lasciare il Paese, a 1 è stato rifiutato il permesso di soggiorno, 1 denunciato per clandestinità, 1 denunciato per inottemperanza all'ordine di allontanamento dalla provincia di Rimini. Tutti e 12, invece, sono stati denunciati per concorso in introduzione nel territorio dello Stato di merce con marchi contraffatti.

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