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Cronaca

Legambiente svela un report sulle energie rinnovabili al palo: "A Rimini l'eolico porterebbe solo benefici"

Secondo uno studio pubblicato dagli ambientalisti in Italia ci sono 20 luoghi simbolo dove le energie pulite vengono ostacolate

Secondo uno studio pubblicato da Legambiente in Italia ci sono 20 luoghi simbolo dove le energie pulite vengono ostacolate. E nella cartina disegnata dagli ambientalisti compare Rimini. Storie che riguardano tutta la Penisola, dal Nord al Sud Italia. In Emilia-Romagna “abbiamo più volte rimarcato i benefici che l’impianto eolico offshore di Rimini apporterebbe al territorio e al bilancio energetico regionale” è la posizione di Legambiente a livello Nazionale. Si stima che a livello di riduzione di emissioni annue di Co2 l’impianto avrebbe gli effetti di oltre 150mila impianti fotovoltaici familiari da 3 chilowatt o la piantumazione di oltre 5 milioni di alberi. Questo anche tenendo conto di disponibilità di vento piuttosto cautelative.

“Il progetto è contrastato da un’imponente azione Nimby e Nimto a livello regionale e locale – sostiene Legambiente - in particolare all’interno del Comune di Rimini, che, come effetto immediato ha portato ad un ridimensionamento dell’opera da 59 pale eoliche a 51, riducendo l’area interessata da 113 a 80 chilometri quadrati”. E gli ambientalisti dopo la pubblicazione del loro report proseguono: “Anche dalla Giunta regionale sono arrivati strali inappropriati: l’assessore regionale Corsini infatti, pur in assenza di competenza in materia di Via si è espresso fin da subito contro l’impianto. Lo stesso assessore, tuttavia, che è continuamente sulla stampa a richiedere al governo risorse per nuove strade e autostrade”.

“I pesanti rincari in bolletta dovuti all’eccessivo consumo di gas in Italia – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – si affrontano in modo strutturale, non con l’aumento della produzione nazionale dei pochi idrocarburi presenti nel sottosuolo e nei fondali marini italiani o con un surreale ritorno al costosissimo nucleare, ma con lo sviluppo delle rinnovabili, l’innovazione industriale e politiche di efficienza energetica in edilizia. È urgente snellire le procedure per i nuovi progetti di eolico a terra e a mare, per l’ammodernamento degli impianti esistenti, per la realizzazione dell’agrivoltaico che produce elettricità come integrazione e non sostituzione della coltivazione agricola, per le comunità energetiche che usano localmente energia prodotta da fonte rinnovabile”.
 

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