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Cronaca

Il docente morto da 7 anni continuava a percepire la pensione

La sorella di Lelio Baschetti, rintracciata dai carabinieri di Venezia, ha confermato di non avere rapporti da anni col fratello

Le sue ultime tracce di vita risalgono al 2011, quando aveva prelvato da un bancomat dei contanti, e poi più nulla fino al 18 marzo di quest'anno quando, il suo corpo mimmificato, è stato ritrovato da un ladro che cercava qualcosa da rubare nel suo appartamento. Appare sempre più triste la storia di Lelio Baschetti, il professore riminese i cui poveri resti sono stati scoperti nel suo appartamento di Venezia, dopo il decesso avvenuto 7 anni fa. I carabinieri della laguna, nella giornata di mercoledì, hanno rintracciato la sorella del docente, scapolo e senza figli, la quale avrebbe confermato di non avere più rapporti con fratello da almeno 10 anni. Resta però il mistero della pensione del docente di matematica, il cui ultimo incarico risale all'istituto Duca degli Abruzzi di Treviso, che in questi anni è sempre stata accreditata sul conto corrente del professore. Allo stesso tempo, secondo i media veneti, rimane l'incognita di come il Comune, ol altri enti riscossori, non lo abbia scovato se non altro per fargli pagare le bollette.

Schivo e senza amici, come hanno testimoniato alcuni suoi ex studenti, i carabinieri, insieme al medico legale, hanno accertato che la morte risale al 2011, quando il professore aveva 68 anni. Da domenica a Venezia tutti si chiedono come sia potuto accadere. Il Comune lo ha cancellato dall’anagrafe nel 2013. Anche la sorella, che vive al Lido di Venezia, ha spiegato di non vederlo da diversi anni.

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