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Cronaca

Lisi: "Nell'hub provinciale pronti a vaccinare 690 persone al giorno"

Il vice sindaco di Rimini: "Sono 6mila tra uomini e donne over 85 ad attendere la campagna vaccinale"

Con l'avvio delle prenotazioni telefoniche è partita la campagna vaccinale anti-covid per le persone più anziane, 6mila a Rimini quelli che rientrano nei parametri, e il vice-sindaco Gloria Lisi garantisce che l'hub allestito per la vaccinazione è pronto a far fronte a 450 persone al giorno. "Oggi l’Emilia Romagna ha vissuto una sorta di secondo ‘v day’, con l’avvio delle prenotazioni delle vaccinazioni per gli over 85 in tutto il territorio regionale - ha spiegato la Lisi. - Un momento che di fatto segna l’inizio della campagna vaccinale per una fascia di popolazione tra le più a rischio, quella dei ‘nonni’ più anziani (una platea di circa 6mila uomini e donne a Rimini), quelli che più di altri in questi lunghi mesi di pandemia abbiamo cercato di proteggere e tutelare dalle insidie del virus. L’attesa era alta e, fortunatamente, alta è stata anche la richiesta di prenotazioni in questa prima giornata, segno che ci fa sperare in un’alta propensione alla vaccinazione nella nostra comunità. Questa mattina però, soprattutto nelle prime ore di apertura del servizio, numerosi cittadini hanno riscontrato difficoltà con il sistema di prenotazione dell’Azienda sanitaria locale, problemi poi superati e risolti in corso d’opera, consentendo da domani di partire con le somministrazioni: 450 al giorno quelli in programma nell’hub provinciale che ha trovato sede nei padiglioni della Fiera, 240 quelle previste alla sede di Cattolica giovedì e venerdì".

"È chiaro che stiamo vivendo una fase complessa - ricorda la Lisi - tra la necessità di accelerare sul piano delle vaccinazioni e le difficoltà di affrontare una sfida sotto il profilo organizzativa e gestionale inedita e mai messa in campo finora. Ad oggi la nostra regione e il nostro territorio senza eccezione sono riusciti a garantire un servizio efficace, nonostante lo stress a cui è sottoposto tutto il sistema sanitario da ormai un anno. Le istituzioni, dalla Regioni agli enti locali, stanno profondendo lo sforzo massimo per reggere l’urto di una crisi emergenziale senza precedenti, con buoni risultati. Ora stiamo entrando nella fase più delicata: c’è la necessità di dare gambe al piano vaccinale di massa, di andare a coprire il prima possibile la più ampia fascia di popolazione, mettendo in protezione le nostre comunità. Guardando i dati a sabato scorso, 13 febbraio, sono state oltre 14mila le somministrazioni (tra prima e seconda dose) che sono state effettuate alla Fiera di Rimini, a cui si aggiungono le oltre 3mila effettuate agli ospiti delle Cra, le residenze per anziani. Su questo fronte segnalo un piccolo ritorno alla ‘normalità’: dopo mesi di stop, stanno riprendendo in questi giorni gli ingressi nelle Cra, con i nuovi ospiti che saranno sottoposti alla vaccinazione. Stanno accelerando anche le vaccinazioni a domicilio, dedicate alle persone con più di ottant’anni che fanno affidamento sull’assistenza domiciliare (nei territori dell’Ausl Romagna sono più di 15mila). Un’attività questa particolarmente articolata a livello logistico, per via delle non semplici modalità di conservazione, preparazione e somministrazione del vaccino Pfizer attualmente a disposizione e che limita dunque il numero di persone da poter raggiungere nell’arco di una giornata. Ad oggi sono 120 gli anziani in carico all'assistenza domiciliare sottoposti alla prima somministrazione, circa il 20% degli ultraottantenni seguiti dal Comune di Rimini. Un dato in linea con la tabella di marcia che contavamo di poter seguire. Andiamo avanti senza riserve, consapevoli che la campagna vaccinale deve essere la priorità del Paese e che non esiste ripartenza senza un’immunizzazione di massa”.  

   

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