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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lo Chef Luca Borrelli porta a Rimini l’oro olimpico. Il mio sogno? "I mondiali e un ristorante tutto mio"

Lo Chef del ristorante Amorimini conquista l’oro con la Nazionale Italiana Cuochi alla competizione mondiale di cucina (Ika Culinary Olympics) di Stoccarda

“Tanto orgoglio e soddisfazione per aver vinto l’oro a Stoccarda”. Parola di Luca Borrelli, 30 anni, attualmente chef al ristorante Amorrimini, una vita passata a “spadellare” in Italia e all’estero. . Luca è l’unico chef riminese del team italiano composto da 15 Chef , provenienti da tutta Italia, che ha preso parte alla trionfale spedizione a Stoccarda, dove la Nazionale Italiana Cuochi (Nic) ha conquistato la medaglia d’oro gara di cucina calda a squadre alle IKA Culinary Olympics 2020 e la medaglia d’argento nella categoria “Chef table”, permettendo un salto significativo nei ranking delle competizioni di cucina mondiali con un bis di vittoria dopo l’anno scorso a Lussemburgo.

Luca, originario di Pellegrini in provincia di Napoli, vive e lavora a Rimini dal 2010. La sua passione per la cucina è nata a 16 anni quando iniziò a frequentare la scuola alberghiera. “Ho conosciuto e incontrato tanti maestri che mi hanno insegnato il mestiere e trasmesso la passione per questo lavoro. Ho lavorato in Francia e ad Hong Kong mantenendo come base Rimini”. Una lunga esperienza tra i fornelli che l'ha portato a Rimini dove ha lavorato in diversi ristoranti tra Viserba e Santarcangelo per poi dal 2016 entrare a far parte del ristorante Amorimini e sognare di vincere campionati e così è stato.

Luca racconta come per prepararsi alla competizione il team dei 15 Chef si incontrava ogni due settimane per provare insieme le ricette, mentre si allenava singolarmente sfruttando le ore notturne ed il tempo libero. Un impegno che ha ripagato regalandogli un’esperienza incredibile: “È stata un’esperienza fantastica! Non ci crediamo ancora. Essere a contatto con 32 nazioni diverse mi ha dato la possibilità di confrontarmi, di conoscere nuove culture e vedere come lavorano le altre nazioni per poi portare qualche novità culinaria a Rimini.” 

Una sfida culinaria con chef provenienti da tutto il mondo dove la Nazionale Italiana Cuochi nella competizione Ristorante delle Nazioni, ha sfidato altre sette nazioni e ha preparato un menu di tre portate per ben 110 persone, di cui 100 fortunati partecipanti alla fiera culinaria e 10 giudici. 

Com’è stata questa competizione?

Durissima! Per sei giorni non abbiamo dormito. Appena finita la gara di cucina calda, ci siamo subito preparati per la Chef table dove abbiamo vinto la medaglia d’argento. Quindi giornate impegnative, ma di grandi soddisfazioni poiché è tra le più importanti competizioni.

Durante la competizione c’è stato qualche piatto che ti ha dato filo da torcere?

Più che i piatti sono state le nazioni che hanno dato più filo da torcere come quelle Scandinave, Islanda, Singapore e la Svizzera, poiché sono le migliori. Vincere contro queste Nazioni è stato incredibile anche perché è la prima volta per l’Italia

Hai un piatto che ti riesce meglio? 

È difficile dirlo, perché in ogni piatto metto tutta la mia passione, quindi ogni piatto è unico.

Cosa farai adesso?

Adesso ci prepariamo per la Global Chef Challenge a San Pietroburgo che sarà a giugno e subito dopo per la Coppa del mondo 2022 a Lussemburgo”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Vincere i mondiali e avere un ristorante tutto mio in centro a Rimini.

Ci riuscirai?

Certo! Sono positivo. 


 

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