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Cronaca

Sadegholvaad: "All'estero c'è voglia di Romagna, a luglio boom di arrivi. Ma scordiamoci i turisti russi"

Il punto sulla stagione turistica da parte del sindaco: "Per quanto riguarda il mercato turistico fuori dai confini nazionali si attesta per Rimini a un più 115,1 per cento per arrivi e più 107,4 per cento per pernottamenti"

In attesa di avere un quadro complessivo dell’estate 2022, dopo il mese di giugno anche luglio fa registrare un trend in crescita del comparto turistico nel Riminese. E’ quanto rilevano i dati Istat. Indicano una crescita del 2,8 per cento negli arrivi e del 9,2 per cento nei pernottamenti per il mese centrale dell'estate rispetto allo scorso anno, quando (si ricorderà) si ebbe un evidente, incoraggiante e importante ritorno di ospiti ed escursionisti. Nel dettaglio, a fare la differenza per Rimini a luglio è stato il ritorno della componente estera: +49,5 per cento di arrivi e + 58,1 per cento di presenze straniere.

Sul tema ha voluto fare un’analisi il sindaco Jamil Sadegholvaad: “Con questi numeri, il dato dei primi sette mesi dell'anno in corso comparato allo stesso periodo del 2021 per quanto riguarda il mercato turistico fuori dai confini nazionali si attesta per Rimini a un più 115,1 per cento per arrivi e più 107,4 per cento per pernottamenti. In particolare importanti da gennaio a luglio compreso le performance del tradizionale mercato tedesco (+ 81,7 per cento di arrivi), svizzero (+ 42,9 per cento, sensibilmente superiore anche all'ultimo anno pre Covid, + 19,9 per cento), polacco (+ 233,1 per cento) e francese (+ 113,1 per cento)”.

Non è invece migliorato il quadro relativo alla provenienza russa, che dopo il sostanziale, obbligato azzeramento dei due anni di pandemia segna dei più per il 2022 che però, essendo piccoli numeri, non permettono di riprendersi. “E difficilmente lo faranno anche nei prossimi mesi vista la situazione e i rapporti internazionali, sempre più estremi e conflittuali aggiunge il primo cittadino -. Progressivamente, e pur considerando la 'scomparsa' del mercato russo e le difficoltà del turismo fieristico/congressuale e sociale, Rimini in questo prima metà + 1 del 2022 sta risalendo la china dopo le pesantissime mazzate del 2020 e quelle (salvo l'estate) del 2021”.

“Ogni mese dell'anno in corso abbiamo recuperato quote di mercato perdute nella pandemia e, con molto realismo, credo che altrettante ne recupereremo da qui a fine anno – prosegue Sadegholvaad -, grazie a un fiducioso settembre, al ritorno della stagione autunnale delle fiere e dei congressi e al Capodanno più lungo del mondo. Per ora questo è stato un anno comunque sorprendente e molto più complesso rispetto alle attese di fine 2021, quando la preoccupazione pressoché esclusiva pareva essere il lasciarsi alle spalle la pandemia con le sue varianti. Sin dai primi mesi dell'anno si è aggiunta la crisi ucraina e il riflesso ormai pesantissimo sugli approvvigionamenti energetici, il costo della vita e l'inasprirsi delle sanzioni europee verso la Russia. Nonostante questo, Rimini, la Riviera di Rimini e la Romagna sono riusciti a re impadronirsi di fette di mercato per nulla scontate”.

“Ci aspettano sfide importanti. Guarderemo cosa farà il nuovo Governo in materia di turismo e di sostegno alla sua competitività, ma a livello locale ci attendono altrettante partite. Ne cito quattro: aeroporto, riqualificazione alberghiera, nuovo piano spiaggia, potenziamento della promozione dei nuovi hub culturali e artistici. Queste le priorità”, conclude il sindaco.

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