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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lunedì parte l'Osservatorio provinciale contro la criminalità organizzata

Lunedì alle ore 10, nella Sala Consiliare della Provincia di Rimini in Corso d’Augusto 231 si svolgerà la presentazione dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso

Lunedì alle ore 10, nella Sala Consiliare della Provincia di Rimini in Corso d’Augusto 231 si svolgerà la presentazione dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso - Promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. L’incontro è promosso dalla Provincia di Rimini e dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con i Comuni di Bellaria-Igea Marina e Cattolica, e rientra nel programma delle iniziative del progetto europeo DIPAFEC (Data Integration and Public Awareness on Financial and Economic Crime) che ha come partner l’Associazione Ilaria Alpi.

Sono stati invitati le forze dell’ordine, la Camera di commercio, i Sindaci del territorio provinciale e le polizie municipali, l’A.Usl, i sindacati provinciali, le associazioni di categoria, Legacoop e Confcoop, le associazioni di volontariato di settore. Prima di ogni iniziativa o azione è necessaria l’analisi degli accadimenti criminali, propria di un approccio scientifico al problema. Questa in estrema sintesi la mission dell’Osservatorio Provinciale per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni di illegalità collegati alla criminalità organizzata di stampo mafioso.

La Provincia di Rimini avrà il compito di coordinare e svolgere le attività dell’Osservatorio, in particolare la gestione di pagine web sul sito della Provincia di Rimini in cui confluiranno le banche dati dei comuni – anagrafe, sportello unico delle imprese e dell’edilizia – per poi elaborare i dati sulla base di una griglia di indicatori.  L’Osservatorio raccoglierà informazioni e segnalazioni dei cittadini e collaborare all’organizzazione di specifiche iniziative. All’Osservatorio prenderanno parte i comuni della provincia, la Camera di Commercio, la Prefettura e la Questura di Rimini, le associazioni di categoria e sindacali, le associazioni di volontariato.

Perché l’Osservatorio possa dimostrarsi uno strumento efficace e davvero utile, dovrà essere flessibile, selettivo ed operativo, così da coinvolgere di volta in volta solo i soggetti interessati ad una determinata dinamica, senza dover ricorrere a procedere che finirebbero per allungare inevitabilmente tempi e risultati.

Lo spazio web avrà un doppio livello di consultazione; un livello pubblico dove le informazioni sono diffuse e “depurate” dai dati personali e sensibili e visionabili dal tradizionale utente di internet, ed un livello nascosto, contenente la totalità dei dati, raggiungibile solo dagli addetti ai lavori e dalle forze di polizia che sapranno leggere l’evolversi di determinati fenomeni. Indispensabile il contributo che la società civile porterà su questo fronte, non solo a livello di sostegno civile alle autorità e agli inquirenti che sono chiamati ad affrontare, dal punto operativo, il fenomeno, ma anche in termini di rete sociale che sappia difendere e tutelare l’integrità della comunità.

Come è noto, a sostegno dell’Osservatorio, la Provincia di Rimini ha sottoscritto in passato un Protocollo di legalità con la Prefettura di Rimini per contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti. Si tratta di una misura importante che prevede il monitoraggio e interventi preventivi che hanno l’obiettivo di impedire potenziali propagazioni di sodalizi criminali organizzati, assicurando la legalità a partire da uno dei settori tradizionalmente più vulnerabili, quale quello degli appalti di opere e dei lavori pubblici.

Questo si traduce in impegni rigorosi sul fronte del rispetto della sicurezza delle condizioni lavorative, dell’obbligo della denuncia di richieste illecite di denaro o di offerte criminali di protezione, delle regole sui subappalti, della verifica dell’adempimento degli obblighi retributivi e contributivi e dei flussi finanziari.

L’Osservatorio, inoltre, avrà sezioni e da banche dati, implementabili e interrogabili dagli organi deputati, ma anche dal fitto e costante scambio di informazioni tra i soggetti che ne faranno parte; un’azione dell’Osservatorio sarà proprio il continuo interscambio di dati, notizie, segnalazioni. Insomma, un occhio attento ai movimenti, alle dinamiche societarie ed individuali, capace di leggere i dati che possono dare vita a illeciti organizzati su larga scala, e che sia per questo garante dell’onesta attività imprenditoriale e della libera iniziativa.

In questa prima fase verrà affrontato il tema della formazione degli stakeholder. In particolare, durante il seminario di lunedì 18, Gian Guido Nobili presenterà la legge regionale ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’.

Quindi verrà specificatamente avviata la formazione del personale degli Enti pubblici locali (a partire dai Comuni) mirata a promuovere una cultura amministrativa incentrata rigorosamente in ogni suo passaggio su tutto ciò che significa legalità. Una volta formate, queste persone saranno di fatto punti di riferimento negli Enti territoriali e nelle associazioni di categoria per il contrasto ai meccanismi grigi in cui possono insinuarsi le nuove criminalità, in una logica di integrazione con le competenze degli Organi Giudiziari e di Polizia.

Questo il programma

ore 10.00

Presentazione dell’Osservatorio provinciale:

Stefano Vitali - Presidente della Provincia di Rimini

Enzo Ceccarelli – Sindaco di Bellaria-Igea Marina

Alessandro Bondi – Vice Sindaco di Cattolica

ore 11.00

La Legge Regionale dell’Emilia Romagna n. 3/2011:

Gian Guido Nobili - Regione Emilia-Romagna

ore 12.00

La disciplina dei beni confiscati alla mafia:

Pierpaolo Romani – Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico

ore 13.00 - Fine lavori

All’incontro parteciperà il Prefetto di Rimini, Claudio Palomba.

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