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Cronaca

Lunghe attese ai Pronto soccorso, l'Ausl: "Vero per codici bianchi e verdi, tempestivi per le urgenze"

Da parte dell'Ausl Romagna segnale di apertura per "attivare l’ambulatorio infermieristico di Ps per i codici minori per Rimini e a seguire Riccione, quale azione funzionale per gestire i codici a bassa gravità"

A seguito delle criticità che riguardano i Pronto Soccorso del riminese, una situazione ormai strutturale e non solo riferita al periodo di Ferragosto che vede un afflusso anche per via delle alte presenze turistiche, l'Ausl Romagna ha voluto tramite una nota tranquillizzare l'utenza sull'operativitià. Confermando che "le lunghe attese riguardano i codici bianchi e, in parte, i codici verdi, che trovano comunque risposta presso il servizio. Mentre decisamente più tempestiva è garantita la presa in carico dei pazienti con problematiche di salute urgenti". In una nota l'Ausl spiega anche che c'è chi rinuncia alla visita, ma puntualizza "un tasso degli abbandoni di questo mese (10%) rispecchia il valore di agosto dello scorso anno, mentre abbiamo assistito ad un incremento (12-13%) nei mesi di giugno e luglio, quando gli accessi hanno raggiunto un picco medio di circa 320 al giorno. A calmierare la quota di abbandoni contribuiscono i percorsi specialistici di fast track attivati progressivamente".

"Per quanta riguarda le aggressioni fisiche e verbali - spiega l'Ausl -, l’Azienda promuove da tempo la raccolta degli accadimenti e interviene in collaborazione con il Sppa. A tal proposito si ricorda che i locali di tutti i Ps sono video sorvegliati e vengono periodicamente organizzati eventi formativi per gli operatori, volti ad acquisire le tecniche comunicative di descalation del paziente aggressivo. Nel 2019 sono state 26 le segnalazioni, a seguito delle quali si è proceduto alla ristrutturazione dell’area triage, a cui ha seguito un trend di diminuzione delle segnalazioni. L’intervento più recente riguarda il potenziamento delle forze dell’ordine presenti in ospedale, grazie alla collaborazione tra Comune, Prefettura, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza al fine di garantire un supporto al personale e mantenere bassi i livelli di tensione nelle fasi di maggiore afflusso".

Per il Pronto Soccorso di Riccione, nel 2019 le segnalazioni sono state 12 e, dopo un aumento del 2021, è seguita una netta riduzione nel primo quadrimestre 2022. È comunque già programmata una rivalutazione su quali ulteriori azioni logistiche organizzative è possibile attuare nei locali di triage per contenere tale fenomeno. A supporto di pazienti ed operatori sono ora presenti ed attive le squadre di volontari di Team Bota e della Protezione Civile, che quotidianamente affiancano i professionisti con azioni informative e di aiuto alle persone presenti.

Da parte dell'Ausl Romagna importante segnale di apertura per "attivare l’ambulatorio infermieristico di Ps per i codici minori per Rimini e a seguire Riccione, quale azione funzionale alla celere gestione dei codici a bassa gravità. Tale realizzazione richiede tuttavia doverosi confronti istituzionali, nonché una formazione certificata degli operatori coinvolti, su cui sta lavorando con la formulazione progettuale il tavolo multidisciplinare. Peraltro l’attuazione non immediata, come ben noto anche all’Ordine Professioni Infermieristiche, è determinata dalla natura innovativa dell’esperienza, che non risulta essere ancora stata attuata in alcuna azienda della Regione".

L'Ausl Romagna sostiene che "Non vi sono infine evidenze di carenza strutturale di barelle e la segnalazione va ricondotta ad un unico episodio occorso (aspetto su cui a RiminiToday risulta, invece, una richiesta di rinforzi barelle per i Pronto soccorso avanzata ai vari reparti ospedalieri già nel corso delle scorse settimane, ndr)". 

Il lavoro per ottenere rinforzi

In merito alla dotazione infermieristica e Oss attribuita al Ps di Rimini e Riccione, l'Ausl precisa che non vi sono all’oggi defezioni rispetto al fabbisogno previsto, così come risulta garantito il piano ferie programmato. Già dal 2020 sia il Ps di Rimini che di Riccione hanno visto un’integrazione della dotazione organica infermieristica, pari a 6 unità presso ogni sede. In aggiunta, presso il Ps del Dea di 2 livello di Rimini è stata mantenuta la dotazione infermieristica e Oss potenziata in occasione dell’emergenza Covid-19, con una integrazione complessiva rispetto al 2020 pari a 6 unità infermieristiche, per un complessivo di 12 unità aggiuntive attribuite rispetto all’estate 2019.

Presso lo stesso Ps di Rimini il personale Oss è stato incrementato di 6 unità per l’attivazione di 8 posti letto di osservazione breve intensiva. Di 4 unità è aumentato l’organico Oss del Ps di Riccione per incrementare le presenze durante i turni notturni. Anche i Ppi di Cattolica e di Novafeltria mantengono le 3 unità infermieristiche assegnate nel corso dell’emergenza Covid 19.

"Ciò detto preme precisare - conclude l'Ausl - che nelle giornate di maggior affluenza, quali durante eventi con massiccio afflusso di turisti (es. Notte Rosa) è sempre garantito un ulteriore potenziamento di personale infermieristico e Oss a garanzia dei livelli assistenziali. Sono inoltre state garantite azioni ulteriori a sostegno dell’attività registrata nei PS dell’ambito di Rimini, quali: il trasferimento da aprile 2022 della Medicina d’Urgenza di Riccione nei nuovi locali, permettendo così la riattivazione dell’Osservazione Breve Intensiva con 6 posti letto; da questo mese e fino alla fine dell’estate sono stati aggiunti un infermiere per ogni turno h24 e un Oss h12 del presso il Ps di Rimini. Con l’unità infermieristica aggiuntiva, è possibile anche l’attivazione del Team di valutazione rapida per una più veloce presa in carico dei pazienti in attesa".

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