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Cronaca

Lungomare di Rimini, nasce il circuito di mobilità lenta

Al centro del progetto la realizzazione di una pista ciclabile che copra tutto l'asse del Lungomare fino al Marano e che si integri con la rete di piste già esistente

Privilegiare la mobilità lenta, elevare la qualità urbana, riappropriarsi del lungomare abituandosi a lasciare l’auto a casa. Va in questa direzione, nel solco delle linee tracciate dal Piano Strategico e dal Masterplan, la riorganizzazione funzionale del Lungomare nel tratto sud, dal porto canale al confine con Riccione, di cui è stato redatto lo studio di fattibilità sulla base del quale, a breve, verrà approvato il progetto esecutivo.

Al centro del progetto la realizzazione di una pista ciclabile che copra tutto l’asse del Lungomare fino al Marano e che si integri con la rete di piste già esistente, grazie al nodo strategico di Piazzale Kennedy. Un circuito di mobilità lenta che collega il Lungomare all’Anello Verde, al centro storico, al Palacongressi, ai parcheggi scambiatori di cerniera della città e infine agli assi radiali di penetrazione con il territorio rurale. Si tratta di un primo passo verso un nuovo modo di vivere il mare, nella direzione di un Lungomare più libero dalle auto e più vivibile.

La rifunzionalizzazione avverrà in due fasi, una a breve termine e una medio termine. Nell’immediato (entro il mese di aprile) si interverrà attraverso la nuova disposizione della segnaletica orizzontale e verticale sulla sede stradale, con un nuovo sistema di sosta per auto e ciclomotori.

Questa riorganizzazione, che permetterà di disporre nell’immediato della pista ciclabile, sarà propedeutica alla seconda fase quando invece si opereranno anche interventi strutturali, come l’ampliamento dei marciapiedi, in base alle risorse che si avranno a disposizione. L’approccio integrato per la riqualificazione del Lungomare prevede una nuova illuminazione, lo sviluppo di un adeguato sistema tecnologico per informazione e sicurezza (wi-fi e telecamere) spazi per bike sharing e l’installazione di colonnine per la ricarica di mezzi elettrici.

Lo stato attuale - Allo stato attuale la sosta nei sette chilometri e mezzo di lungomare è regolata allo stesso modo sia nei tratti a doppio senso di marcia, sia nei tratti a senso unico: parcheggi a spina di pesce lato mare ed in linea lato monte. Sul lato mare è presente il marciapiede pedonale mentre quello a monte è permette l’accesso ai molteplici passi carrai degli alberghi ed è parzialmente regolamentato come “percorso promiscuo” pedonale e ciclabile.

Nonostante la presenza di questo “percorso promiscuo”, i ciclisti scelgono nella quasi totalità di percorrere il Lungomare occupando il marciapiede lato mare, proprio perché meno discontinuo e più vicino al mare. Da questa analisi è stata approfondita l’ipotesi di creare una pista riservata alla biciclette e di posizionarla su lato mare.

Obiettivi - Obiettivo della rifunzionalizzazione è quella di creare una pista ciclabile in grado di garantire da una parte una continuità lungo tutto il Lungomare dal Porto Canale al confine del Comune di Riccione, e dall’altra uno strategico raccordo con l’Anello Verde e con il centro storico. In secondo luogo si vuole limitare il più possibile l’impronta delle auto in sosta e di conseguenza alleggerire il traffico veicolare che insiste sul lungomare. Infine si vuole creare lungo l’asse una palestra in cui poter testare un sistema integrato di mobilità sostenibile e che offra a chi questi spazi li vive e li frequenta una modalità di misurarsi sulla propria capacità di cambiare le abitudini.
Il progetto

La pista ciclabile di progetto copre l’intera estensione del lungomare, dal Porto Canale fino al Comune di Riccione. Per la realizzazione sono state elaborate due soluzioni, la prima a breve termine, con il solo uso di segnaletica orizzontale, la seconda a medio termine, che prevede invece interventi strutturali con l’ampliamento del marciapiede esistente dal quale ricavare una pista ciclabile bidirezionale su corsia riservata pavimentata con bitume colorato e fisicamente separata dalla carreggiata stradale.

Nella soluzione a breve termine è prevista una doppia pista monodirezionale, di cui una collocata su corsia riservata ricavata dalla carreggiata ed una su corsia riservata ricavata dal marciapiede. Le piste ciclabili saranno verniciate e segnalate adeguatamente. Per ricavare gli spazi per la creazione della pista ciclabile è stata studiata una nuova organizzazione della sede stradale esistente.

E' previsto lo spostamento di tutta la sosta delle auto lato monte disponendola a spina di pesce e lasciando 1,5 metri di spazio per le manovre in sicurezza, la realizzazione di stalli per motorini ricavati dal marciapiede lato monte con previsione di scivoli di ingresso e di uscita e per il carico e lo scarico a servizio delle attività commerciali e di ristorazione posizionati in linea e subito dopo i passaggi pedonali. Si prevede anche un senso unico di marcia da piazzale Tripoli alla rotatoria Fellini, tranne un piccolo tratto dalla rotatoria Fellini a via Beccadelli per il quale è stato previsto il mantenimento del doppio senso per permettere il ritorno sui viali delle Regine poste subito a monte del Lungomare.

Si assisterà quindi ad una riduzione, seppur contenuta, degli stalli per le auto, ma le attività a ridosso della spiaggia saranno comunque servite. E’ un segnale nella direzione già dichiarata di disincentivare l’uso delle automobili e promuovere la mobilità lenta. Per quanto riguarda il tratto strategico del lungomare (suddiviso complessivamente in nove lotti), ovvero quello che va da Piazzale Boscovich a Piazzale Kennedy (lotto 1) e da Piazzale Kennedy a Piazza Tripoli/Marvelli (lotto 2), l’intenzione è quella di intervenire già con la soluzione definitiva. A tale scopo il Comune di Rimini ha chiesto un finanziamento alla Regione (attraverso il bando per l’assegnazione di contributi per interventi di miglioramento della qualità dell’aria) di 500 mila euro per l’intervento di medio termine per il lotto 1 che prevede una spesa complessiva di 750mila euro. La spesa per il secondo lotto ammonta a 450 mila euro e verrà finanziata nei Bilanci del Comune solo dopo la concessione del finanziamento regionale sul primo lotto. Gli adeguamenti degli altri lotti, nel rispetto del patto di stabilità, saranno realizzati prevedendoli nella misura di un lotto per ogni annualità.

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