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Cronaca

Contrabbando di cani e pedigree falsi, una truffa da un milione di euro: in carcere mamma e figlio

I due sono ritenuti dalla polizia al vertice di un'associazione a delinquere, smantellata grazie all'indagine "Luxury dog"

Incastrati grazie all'operazione "Luxury dog". A finire in carcere due indagati che, domenica, dopo l'arrivo della richiesta le autorità slovacche hanno consegnato allo stato italiano. L'indagine ha permesso di smantellare un’associazione a delinquere dedita al maltrattamento di animali, alla produzione di falsi pedigree ed alla truffa. Sulla testa di una mamma e del figlio, arrestati in Slovacchia a febbraio, pendeva un mandato di arresto europeo emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Rimini Vinicio Cantarini.

L'indagine

Il personale del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia ha preso in consegna a Vienna O.A., cittadina slovacca classe ‘65 ed il figlio S.J. classe ’86, personaggi ritenuti in posizione di vertice dell’associazione a delinquere, attualmente detenuti nel carcere di Rebibbia, in attesa di essere interrogasti dal GIP. Con la consegna da parte delle autorità slovacche, al termine di una lunga procedura di vaglio del materiale di indagine svolta da quelle autorità, sono stati assicurati alla giustizia tutti i soggetti ritenuti responsabili di gravi reati ai danni di cuccioli di animali in tenerissima età. Nel corso dell’attività di indagine, infatti, era stata dimostrata l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale specializzata nell’importazione illecita di animali da compagnia (prevalentemente Bulldog francese, Barboncino Toy), avente quale base operativa la Slovacchia; da dove un cittadino italiano assieme alla moglie slovacca ed al figlio, provvedeva al reperimento dei cuccioli presso allevamenti abusivi gestiti da contadini locali o presso mercati settimanali dediti alla vendita degli animali. I cuccioli venivano pagati tra i 30 e i 100€ e rivenduti in Italia per cifre comprese tra 1000 e 1800 €. Le principali figure ai vertici dell’organizzazione risultano essere state già coinvolte in 116 reati della stessa indole commessi in vari luoghi. L’attività illecita ha fruttato ai membri dell’organizzazione oltre un milione di euro.

L'operazione "Luxury dog"

Per completare l’attività fraudolenta e rendere appetibili i cuccioli, venivano prodotti falsi pedigree riferibili ad una fantomatica associazione Kennel Club Italia, non riconosciuta quale organismo legittimato al rilascio dei pedigree che in Italia è prerogativa dell’E.N.C.I. Durante l’attività erano stati recuperati circa cento cuccioli i quali, dopo le necessarie cure veterinarie, erano stati affidati a famiglie che si erano rese disponibili ad accoglierli.

Il blitz

L’operazione era scattata alle prime ore del 5 febbraio ed aveva visto impegnate oltre 50 unità della Polizia di Stato appartenenti al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – Sirene- Team EnFAST (Rete Europea delle Unità Ricerche Attive Latitanti), le Squadre Mobili di Milano, Alessandria, Bergamo, Savona, Napoli e 30 poliziotti della Repubblica Slovacca.  Presso la base slovacca posizionata nella città di Nitra erano stati sequestrati passaporti per animali da compagnia ancora da compilare, falsi pedigree da immettere sul mercato, microchip pronti per essere inoculati ai piccoli cuccioli, farmaci ad uso veterinario ed un canile abusivo dove i cuccioli venivano allevati in condizioni igieniche pessime e privi dell’affetto materno tanto da cagionarne gravi patologie comportamentali in età adulta. Tutti i cuccioli recuperati godono di ottima salute e sono stati affidati alle famiglie alcune delle quali hanno continuato a mantenere un rapporto con gli investigatori tenendoli informati sulle condizioni e condividendone piccoli momenti di vita quotidiana.


 

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