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Cronaca

Maltrattamenti e umiliazioni, dopo l'aggressione davanti al figlio trova il coraggio per denunciare l'ex

La tormentata relazione è andata avanti per 10 anni prima che la vittima si rivolgesse ai carabinieri

Nel pomeriggio di venerdì scorso i carabinieri del Comando Provinciale di Rimini hanno arrestato un 43enne albanese accusato di una lunga e ripetuta serie di maltrattamenti in famiglia. A far scattare le manette nei confronti dell'uomo violento è stata la moglie 40enne che, per 10 anni, ha dovuto sopportare in silenzio umiliazioni e botte da parte del marito fino a trovare il coraggio di rivolgersi ai carabinieri per cercare aiuto. Secondo il racconto della donna, fin dall'inizio del matrimonio i rapporti tra i due erano più che burrascosi a causa dell'immotivata gelosia del 43enne che sfociava più volte in aggressioni fisiche. Dopo 7 anni, nel 2017, la vittima aveva deciso di abbandonare il marito violento e insieme al figlio minorenne si era trasferita a Rimini dove però l'uomo l'aveva rintracciata e continuata a molestare tanto che la 40enne lo aveva denunciato una prima volta. Nonostante questo, a fronte delle ripetute insistenze del 43enne, la signora aveva cercato di riallacciare il rapporto ed erano tornati a vivere insieme. Non per questo, tuttavia, il comportamento dell'albanese era cambiato ma anzi si era fatto più violento tanto che in diverse occasioni oltre ad alzare le mani sulla donna davanti al figlio minorenne non perdeva occasione per umiliarla. Ne è quindi nata una seconda denuncia coi carabinieri che, nel corso dell'indagine, hanno acquisito gravi indizi nei confronti del 43enne e il pubblico ministero Davide Ercolani ha chiesto nei suoi confronti la misura cautelare poi emessa dal gip.

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