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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia: 14enne in aula punta il dito contro il padre violento

Nel corso dell'incidente probatorio il ragazzino ha raccontato davanti al gip anni di botte, ingiurie e soprusi che lo hanno fatto finire diverse volte in pronto soccorso

Dopo essere stato dichiarato in grado di testimoniare, nella mattinata di mercoledì si è svolto l'interrogatorio protetto di un 14enne di origini cinesi che sarebbe vittima di una lunga serie di maltrattamenti in famiglia da parte del padre. Il ragazzino, assistito da un’interprete, ha puntato il dito contro il genitore accusato di botte, ingiurie e soprusi andati avanti per quasi 4 anni prima che intervenissero gli assistenti sociali per allontanare il minorenne dalla famiglia e collocarlo in una struttura protetta. Il suo racconto ha fatto emergere come i maltrattamenti fossero iniziati nel 2017 quando il ragazzino, insieme a una sorella più grande, a un fratello più piccolo e alla madre, dalla Cina avevano raggiunto Rimini per ricongiungersi con il padre 40enne che lavora in città. Fin da subito però il 14enne, con alcuni problemi di tipo cognitivo, era finito nel mirino del genitore che non avrebbe perso occasione per punirlo fisicamente tanto che in alcune occasioni era stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso. E' stato proprio in seguito ai referti stilati dall'ospedale che la situazione è balzata sotto gli occhi degli assistenti sociali facendo scattare il loro intervento. Nel 2022, quindi, il ragazzino era stato tolto alla famiglia e collocato in una struttura protetta e di pari passo si è avviato il procedimento penale nei confronti del padre. Toccherà adesso al gip valutare il racconto del minorenne e valutare se procedere con un rinvio a giudizio per il 40enne.

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