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Cronaca Riccione

Manca il numero legale, salta il consiglio comunale di Riccione. Nervi tesi ed equilibri in evoluzione

La maggioranza si conferma solida ma in nove mesi ora rischia di perdere due consiglieri. L'opposizione: "Staccate la spina, siete già ai titoli di coda". La maggioranza: "Siete degli irresponsabili"

Nervi sempre più tesi, tra le varie posizioni politiche, all’interno del consiglio comunale di Riccione. Che per una serie di motivazioni e assenze, alcune anche di carattere strettamente personale, ha visto l’ultima seduta mancare il numero legale. A influire definitivamente nel far saltare il banco la scelta della minoranza di abbandonare l’aula, facendo così venir meno i numeri minimi necessari per approvare le delibere. Da un lato c’è una maggioranza che deve fare i conti con i mal di pancia interni alla coalizione e dall’altra c’è un’opposizione certamente ancora con il dente avvelenato per l’esito delle elezioni.

I possibili scenari

Sta di fatto che in nove mesi dall’insediamento della sindaca Daniela Angelini, lo scacchiere delle poltrone è in fase di evoluzione: destinato a passare, salvo possibili quanto a oggi improbabili ricucite, da uno schema iniziale 15-8-1 (15 consiglieri di maggioranza, 8 di opposizione, 1 civico) a uno schema di 13-8-3. La maggioranza di centrosinistra rischia così di perdere due caselle nel volgere di pochi mesi: dopo il passaggio del consigliere Pd Gianluca Vannucci in gruppo misto, è probabile che seguirà la stessa strada anche Valentina Villa (Uniamo Riccione) andata in completa rotta di collisione con la sindaca Angelini, a tal punto che la stessa prima cittadina ha invitato la sua consigliera a lasciare la maggioranza. Martedì tornerà a essere convocato il consiglio. Ma con quali risvolti? Villa dovrà chiarire se opterà per dimettersi o se passare in misto o creare un nuovo gruppo consiliare. Intanto c’è chi proverà a un riavvicinamento tra le parti.

Cosa farà Cecchetto

Nel quadro bisognerà capire poi la posizione di Claudio Cecchetto e dei suoi: dopo la nomina di ambassador di Visit Romagna, il già candidato sindaco ha annunciato che è pronto a dimettersi dal ruolo di consigliere comunale a Riccione. Chi gli subentrerà, della sua lista, potrebbe diventare una sorta di stampella a supporto della giunta, visti anche gli ottimi rapporti intavolati tra lo stesso Cecchetto e la sindaca Angelini, con il primo che prosegue sulla strada “del fare e delle idee” piuttosto che sulle posizioni prettamente politiche. Sta di fatto che la maggioranza si conferma solida e con i numeri, ma di certo dopo nemmeno un anno il quadro ha visto importanti modifiche.

L’opposizione: “Maggioranza ai titoli di coda”

Dopo quanto accaduto in consiglio comunale, il centrodestra affida il proprio pensiero in un comunicato congiunto: “Se è pur vero che un vecchio detto afferma che la miglior difesa è l’attacco, ci stupisce il nervosismo della maggioranza ormai “ai titoli di coda” della Angelini che, rimasta ieri sera senza numeri in Consiglio Comunale, ha tacciato di irresponsabilità la opposizione per la problematica del numero legale”.

La nota prosegue: “Noi siamo dell’idea che ognuno debba fare il proprio lavoro: la maggioranza, deve garantire i numeri per approvare i propri provvedimenti; la minoranza deve formulare proposte, e deve cercare, per quanto possibile, di contrastare i provvedimenti che ritiene altamente dannosi per la città. Tra maggioranza e minoranza, vi può essere dialogo e collaborazione solo se vi è rispetto dei rispettivi ruoli.  Qualche settimana fa, la signora Angelini e i suoi consiglieri hanno approvato, nonostante le veementi proteste del centrodestra, una modifica unilaterale sulle modalità di composizione della Commissione Pari Opportunità. Un atto politicamente arrogante e dispotico. Le regole del gioco, si cambiano assieme, e non a colpi di maggioranza”.

E ancora un altro duro passaggio: “Più che a urlare contro la minoranza, giunta e consiglieri dovrebbero iniziare una analisi politica seria e profonda, che li porti a valutare se sia ancora il caso di continuare questa agonia, o se non sia il caso di staccare la spina e tornare a dare la parola agli elettori. In democrazia, si governa solamente con i numeri, e i numeri iniziano a essere davvero troppo traballanti. Tra la spada di Damocle del ricorso al Tar contro le elezioni, tra i veti incrociati tra partiti e persone, tra taluni consiglieri che litigano, altri che se ne vanno e altri ancora pronti ad abbandonare chi ci rimette è solo la città”.

La maggioranza: “Opposizione irresponsabile”

Immediata una nota congiunta arrivata da Pd, Riccione col cuore, 2030 e Coraggiosa: “L’uscita di ieri sera in consiglio comunale, con il maldestro scopo di far mancare il numero legale sulle votazioni, è un atto di grave irresponsabilità amministrativa da parte della minoranza. Uno sperpero di denaro pubblico consapevole e unicamente motivato dall’ostruzionismo sconclusionato di chi ancora oggi non ha metabolizzato il lutto per la sconfitta elettorale. Questa azione scellerata, senza rispetto delle istituzioni e dei cittadini, ha ricevuto come unico risultato quello di ripetere lo stesso consiglio comunale a distanza di qualche giorno e con maggiori costi per i contribuenti”.

E in conclusione: “Per quanto ci riguarda siamo più che mai determinati nel proseguire la nostra attività di governo, consapevoli della nostra forza, dei nostri numeri e della nostra sostanza. Sostanza che trova grande espressione in questa nota congiunta a supporto della Sindaca, della Giunta e dei consiglieri comunali che godono della nostra più totale e incondizionata fiducia”.

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