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Cronaca

Gay costretto ad andare con una prostituta, domenica la manifestazione dell'Arcigay

""Quest'uomo ha dichiarato alla stampa che non parteciperà alla manifestazione ma se ne dice "commosso", e noi certamente rispettiamo la sua scelta. La sua intenzione nel diffondere la propria esperienza era proprio quella di sostenere altre persone soggette (spesso sul lavoro) a umiliazioni"

Domenica 18 gennaio, ore 15, in piazza Cavour a Rimini si terrà la manifestazione di solidarietà all'uomo costretto a fare sesso con una prostituta dal suo datore di lavoro per dimostrare di non essere gay, pena il licenziamento. Scrive in una nota l’Arcigay, che organizza la manifestazione: “Quest'uomo ha dichiarato alla stampa che non parteciperà alla manifestazione ma se ne dice "commosso", e noi certamente rispettiamo la sua scelta. La sua intenzione nel diffondere la propria esperienza era proprio quella di sostenere altre persone soggette (spesso sul lavoro) a umiliazioni, violenze e soprusi, dimostrando loro che reagire si può”. Il cuoco ha tuttavia inviato un testo che verrà letto durante la manifestazione.
 

Sempre l’Arcigay di Rimini: “Insieme all'offrirgli solidarietà infatti la nostra manifestazione desidera scuotere le coscienze della società civile, fatta di singole persone e anche di associazioni, in modo da formare uno "scudo sociale contro l'omofobia" che non solo sostenga chi è vittima di omofobia, ma che soprattutto prevenga questi atti lottando quotidianamente per cambiare la misera cultura in cui questi episodi mettono le radici. Le istituzioni sono fondamentali perché il valore dei loro atti nella trasformazione culturale e nella tutela effettiva delle persone ha valore di ufficialità ed è fondamento della cultura cittadina. Abbiamo suggerito ai partecipanti, che si preannunciano tantissimi, a esporre cartelli con scritto per esempio (ma ognuno può declinare il messaggio a modo proprio) "io sono gay", "io sono lesbica", "io sono trans", un radicale e deliberato mettersi interamente dalla parte di chi subisce soprusi. Il protagonista di questo triste episodio forse non sarà con noi, ma noi saremo con lui e con tutti gli altri che quotidianamente lottano contro l'omofobia o la subiscono”.
 

Sostengono l’iniziativa l'amministrazione comunale di Rimini, Comune di Santarcangelo di Romagna, Nadia Rossi (Consigliere regionale e ex assessore pari opp. comune di Rimini), Carmelina Fierro (Consigliera di Parità della Provincia di Rimini), Fabio Pazzaglia (Consigliere comunale di Rimini, promotore delibera su registro unioni civili), Carlo Mazzocchi (Consigliere comunale di Rimini), CGIL Rimini, UIL Rimini, Federazione prov. Sinistra Ecologia e Libertà Rimini, UAAR Rimini, ANPI sez. Rimini, CSA Grotta Rossa.

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