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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Marcia della Pace: nel mirino Hit Show, la fiera delle armi di Vicenza

Marciando per le strade della città gli organizzatori intendono fare proprie le parole che Papa Francesco ha offerto nel messaggio della Giornata

Anche quest’anno si terrà a Rimini, il 1° gennaio 2019 dalle ore 15 alle ore 17.30, per le vie del centro storico, la Marcia della Pace giunta alla ottava edizione. Da tre anni è promossa direttamente dalla Diocesi di Rimini, in collaborazione con l’Associazione Musulmana A.C.V. (Associazione Culturale Valconca) e con il patrocinio del Comune di Rimini. L’appuntamento è per il 1° gennaio, data tradizionalmente scelta dal Papa per la Giornata Mondiale della Pace. La novità 2019 è il ritrovo e la partenza all’Arco d’Augusto, alle ore 15. È previsto il cammino per le vie del centro cittadino fino a piazza Tre Martiri e piazza Cavour, poi si imboccherà via Gambalunga, via Tempio Malatestiano. Di fronte al Duomo verrà organizzato un flash mob. La marcia prevede alle 16 un momento di approfondimento in Sala Manzoni con varie testimonianze: il direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale della Diocesi di Rimini don Pierpaolo Conti proporrà il documento redatto dall’Ufficio stesso su Hit Show, la fiera delle armi di Vicenza. Successivamente interverrà Abdo Xsyan, siriano, profugo in Libano, dove ha aperto una scuola per la non-violenza e la pace per oltre 500 ragazzi. Costretto a fuggire anche dal Libano, è giunto in Italia, ed ora con il programma rifugiati è stato accolto da una ventina di giorni a Santarcangelo, dalla parrocchia S. Michele Arcangelo.

Prima della conclusione affidata al Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, è prevista anche la testimonianza di Giacomo Pacassoni, medico imbarcato su Open Arms e protagonista delle “buone pratiche” citate dal Vescovo in occasione di San Gaudenzo; e la visione di un video di papa Francesco e la presentazione del messaggio per la Giornata della Pace dello stesso Pontefice. Marciando per le strade della città gli organizzatori intendono fare proprie le parole che Papa Francesco ha offerto nel messaggio della Giornata. “Esiste una buona politica? È la domanda che sorge leggendo il messaggio di papa Francesco. – ha detto il Vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri – Oggi più che mai si portati a pensare che la politica faccia solo i propri interessi, non il bene del popolo. Ma perché ci sia pace è necessario che ci siano buoni politici. Il Papa ha offerto una cartina di tornasole dei vizi e delle virtù della politica. Le virtù? Coraggio, autorevolezza che viene dal modo di vivere, la ricerca del bene comune e dell’unità, l’ascolto e l’audacia. I vizi spesso li abbiamo sotto gli occhi. Corruzione, strumentalizzazione delle persone, xenofobia, razzismo, disprezzo verso chi è costretto a lasciare il proprio paese. Il Papa – prosegue il Vicario generale – incoraggia giovani e adulti a farsi artigiani di pace”.

La pace va costruita giorno per giorno, ciascuno nel proprio ambito di impegno. “La pace – don Maurizio cita ancora Bergoglio – ha tre dimensioni: 1. la pace con se stessi; 2. la pace con l’altro (che non è solo l’amico o chi la pensa come te); 3. La pace con il creato, che ci è affidato per l’oggi ma anche per il domani”. “Per i musulmani, la pace è un obiettivo da ricercare sempre. È un pilastro su cui fondare il vivere comune. – è il pensiero di El Mustafa Sattih, 54 anni, della comunità musulmana – Il 1° gennaio come comunità musulmana saremo presenti alla marcia per concretizzare a livello riminese questo obiettivo”. “La pace mi sta a cuore anche personalmente. – rilancia Halima Osman, 47 anni da Montescudo – Vengo da un Paese, la Somalia, che è in guerra civile da 30 anni. Occorre lavorare tutti e tutti i giorni per conseguire la pace”. Alberto Capannini, insieme a don Oreste Benzi, è stato uno dei fondatori di Operazione Colomba, il corpo di pace e non violento della Papa Giovanni XXIII. “Quella di Abdo Xsyan è la testimonianza che la pace parte dal basso: lui ha scritto, insieme ad un nucleo di collaboratori, una proposta di pace per la Siria che Operazione Colomba appoggia e cerca di diffondere”.

Come ogni anno la Marcia intende accendere i riflettori su un tema di respiro internazionale ed uno di livello locale. A livello locale, facendo nostro l’appello della giornata e pensando all’anno appena trascorso, la Marcia concentrerà l’attenzione su diversi temi. “Queste tematiche vogliono aiutarci a riflettere sulla pace intesa come dialogo e accoglienza concreta e possibile che vanno praticati negli atteggiamenti quotidiani che ciascuno mette in campo: in famiglia, a scuola, sul luogo di lavoro, nel tempo libero” dicono Antonio De Filippis e Mario Galasso, della Commissione Diocesana Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato che prepara la Marcia. “Hit Show, ad esempio, è la fiera delle armi di Vicenza organizzata da IEG, la società che riunisce Fiera di Rimini e Fiera di Vicenza. Vedere giovani che in questa manifestazione prendono in mano e «provano» armi, non solo da caccia o per il tiro a segno ma anche semiautomatiche etc, crediamo che non debba essere la normalità. – fa presente Mario Galasso – Sappiamo che IEG si muove nel campo della legalità più assoluta, ma a livello educativo si può fare meglio, più nella direzione dell’accoglienza e della fraternità che in quello della paura e delle diffidenza”. Nedo Pivi, Commissione Diocesana Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato: “rappresento lo scoutismo che è stare sulla frontiera. Anche a Rimini ci sono diversi elementi di discordia e una cultura contraria alla pace, anche sul tema immigrati, nomadi e microaree. Elementi divisori all’interno della città: ci piacerebbe che i politici partecipassero in modo attivo alla costruzione della pace”.

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